giu72017
Tavolo diretta, istituiti gruppi di lavoro. Schito: rimane limite legge 405
Istituzione di due sotto gruppi di lavoro che dovrebbero vedere la luce a breve e ultimare analisi e lavori nel giro di un paio di mesi e un punto sullo studio che la Sifo ha avviato da inizio anno per mettere a punto una metodologia condivisa in grado di analizzare e valutare i sistemi di distribuzione, tra diretta, Dpc e convenzionata, in base a tutti gli elementi, dai costi, alla qualità, alla equità del servizio reso al paziente. Questo è stato al centro del quarto appuntamento del tavolo su Dpc e diretta che si è tenuto ieri all'Aifa e che vede il coinvolgimento di tutte le sigle della filiera. Per quanto riguarda i due sotto gruppi di lavoro, che potrebbero completare i lavori già a luglio, sono stati al momento definiti compiti e obiettivi, mentre a giorni dovrebbero partire, una volta che saranno definiti i delegati. Quanto ai contenuti, il primo gruppo si pone l'obiettivo di individuare un nucleo di parametri condivisi sulla base del quale le Regioni possano operare scelte in materia di Pht; il secondo ha il compito di rilevare, analizzare, valutare in maniera comparativa le modalità e le esperienze locali di distribuzione diretta e per conto, per individuare modelli appropriati di organizzazione e gestione delle modalità distributive.
«Si tratta di un passo avanti importante» ha commentato su Filodiretto, house organ del sindacato, il presidente nazionale di Federfarma,
Marco Cossolo «perché l'obiettivo cui puntano i due sottogruppi è quello di omogeneizzare l'accesso al farmaco. Cominceremo a pensare già da oggi ai nomi dei rappresentanti da inviare». «È positivo che ci siano momenti di confronto e di contatto tra tutte le parti» aggiunge Francesco Schito, segretario generale Assofarm, «ed è anche importante che si ragioni su criteri e parametri che rappresentano un passo avanti rispetto all'obiettivo di omogeneizzare l'assistenza farmaceutica. Resta comunque il limite, ben rimarcato dai rappresentanti regionali presenti, della legge 405/2001, che lascia libertà di azione nelle scelte delle amministrazioni. Al di là dei risultati, per le Regioni, come è emerso, rimarrà un nodo fondamentale il risparmio derivante dalle varie modalità distributive».
Un altro momento di riflessione è stato dedicato allo studio che sta conducendo la Sifo finalizzato a trovare una metodologia scientifica per stabilire criteri di revisione del Pht da applicare in maniera omogenea su tutto il territorio così da definire i prodotti che, per le loro caratteristiche, devono rimanere in distribuzione diretta. Lo studio, secondo quanto emerge, cerca poi anche di individuare un meccanismo di analisi economica, che possa essere applicato dalle regioni, anche per capire quale modalità, tra distribuzione per conto o convenzionata, sia più consona, anche sulla base dei prezzi a cui vengono attualmente acquisiti i prodotti nelle gare regionali. Durante l'incontro, dall'Aifa è arrivata la puntualizzazione che la competenza in tema di revisione del Pht è solo dell'Agenzia.