mar192016
A FarmacistaPiù consegnati i premi allo Studio "Giacomo Leopardi"
Si è svolta oggi a Firenze, in occasione di FarmacistaPiù, la cerimonia per l'assegnazione del premio allo studio "Giacomo Leopardi", istituito dalla Federazione dell'ordine dei Farmacisti Italiani (Fofi) in memoria dell'ex presidente della Federazione. Tremila euro destinati a ciascuna delle tre migliori tesi di laurea in farmacia in tre diversi ambiti: innovazione in campo farmaceutico, aderenza alla terapia e fee for service. A riscuotere il riconoscimento dalle mani di
Alessandro Mugelli, presidente eletto della Società Italiana di Farmacologia per il biennio 2017-2019, sono state
Antonella Ettorre, originaria di Bari e Laureata presso l'Università degli Studi di Siena e
Gilda Spremulli, pugliese di nascita e laureata presso L'Università degli Studi di Torino. Antonella Ettorre, con la tesi "Gender differences in colorectal cancer outcome in patient treated with Bevacizumab ad/or Cetuximab" si è aggiudicata il premio per il tema 'innovazione': "La buona riuscita di un progetto di tesi sicuramente sta anche nelle collaborazioni che si riescono a stringere con i vari stakeholder e protagonisti della ricerca ed è grazie a queste collaborazioni e rapporti che sono arrivata qui, per questo voglio ringraziare tutte le persone che ho incontrato in questo bellissmo percorso". A vincere il premio per la tesi sull'aderenza alle terapie è invece Gilda Spremulli con la tesi "Aderenza nel paziente over 65 politrattato": "è stato molto bello collaborare in prima persona con i pazienti. Ne abbiamo selezionati 63 e il progetto prevedeva che questi tornassero più volte in farmacia per controllare l'aderenza. Abbiamo visto che spesso anche quelli che credevano di assumere correttamente i farmaci spesso sbagliavano dosaggi o avevano dimenticanze. Il passo successivo sarà capire come il farmacista può aiutare il paziente a rispettare la terapia". Non sono state presentate tesi sul tema 'fee for service', per questo motivo la Fofi ha deciso di devolvere i 3 mila euro in beneficienza.
Attilia Burke