Sanità

nov202015

Abruzzo, Orlandi: su Dpc proseguono trattative. Prestare attenzione a pazienti, spesa e tracciabilità

Abruzzo, Orlandi: su Dpc proseguono trattative. Prestare attenzione a pazienti, spesa e tracciabilità
La Regione Abruzzo è l'unica a non avere ancora un accordo sulla Dpc e già da tempo sono in corso le trattative per arrivare a un'intesa, che stanno procedendo. Quello che va sottolineato è che la Regione, nella verifica degli adempimenti Lea 2013, pubblicata settimana scorsa dal ministero della Salute, risulta per molte voci inadempiente e, in particolare, riporta criticità proprio sul fronte dell'assistenza farmaceutica e dello sforamento del tetto. A fare la riflessione Alfredo Orlandi, presidente nazionale Sunifar e segretario di Federfarma Abruzzo, all'indomani della lettera inviata dall'intersindacale sanitaria alla Regione per sbloccare le procedure inerenti la dispensazione dei nuovi farmaci antidiabetici e broncodilatatori. «Credo che la prima bussola di orientamento delle politiche sanitarie dovrebbe essere il paziente e, non c'è bisogno di ripeterlo, la distribuzione attraverso le farmacie di comunità rende più agevole l'accesso all'assistenza farmaceutica per i cittadini. Oltre a questo, però, credo che altre considerazioni che un ministero della Salute e, se vogliamo anche del Tesoro, fa riguardano la trasparenza, la tracciabilità e il controllo su spese e attività. Lo continuiamo a ribadire, tutto quanto passa attraverso le farmacie è costantemente tracciato e ancor di più lo è con la ricetta dematerializzata, che, anche nella nostra regione, sia pure partita in ritardo, sta dando buoni risultati. Quando si parla di modalità di distribuzione non si possono trascurare questi elementi, come pure un impatto sull'ottimizzazione delle risorse. Chissà se è un caso che la nostra Regione nella valutazione delle adempienze rispetto ai Lea pubblicata dal ministero della Salute risulta avere sforamenti continui sulla spesa farmaceutica, in particolare della ospedaliera, e criticità proprio anche nell'assistenza farmaceutica». In merito alle trattative sulla Dpc, «stanno procedendo, le premesse sono buone e la disponibilità c'è. Si tratta ora di mettere le carte sul tavolo e di cercare un accordo che sia soddisfacente per tutti, in primis per le esigenze dei pazienti». Mi permetto, continua, «un'ultima considerazione: ognuno deve occuparsi del proprio lavoro: ai medici diagnosi e prescrizione, mentre la dispensazione del farmaco va ai farmacisti, oltre a tutta quell'attività che già ora facciamo di consiglio e informazione». Si tratta «di mettere farmacie e farmacisti nella condizione di tornare a essere un punto di riferimento per la popolazione per il farmaco».

Francesca Giani
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