Sanità

giu12011

Agevolazioni fiscali ai dipendenti, dopo Federfarma firma anche Assofarm

Anche i farmacisti dipendenti delle farmacie comunali potranno accedere all’imposta sostitutiva del 10% sulle componenti dello stipendio relative a incrementi di produttività. Il “via” arriva dall’accordo quadro che Assofarm, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil hanno sottoscritto a Roma per recepire quanto prevede la legge 220/2010. La normativa, in sostanza, riconosce per quest’anno una tassazione agevolata su tutte le voci del salario riguardanti lavoro supplementare, straordinario, turni (festivo e domenicale), compensi per clausole elastiche, flessibilità, reperibilità e via di seguito. Lo stesso tipo di accordo era già stato sottoscritto ad aprile da Federfarma e dalle tre organizzazioni confederali. Perché il collaboratore di farmacia si veda applicare l’imposta del 10% (che sostituisce quella per scaglione di reddito del 23, 27 o 38%), è necessario che l’azienda municipalizzata nella quale lavora, sottoscriva con le sigle sindacali un’intesa aziendale ricalcata sul modello dell’accordo-quadro di ieri. Allo scopo Assofarm da un lato e Filcams, Fisascat e Uiltucs dall’altro hanno assunto l’impegno reciproco di sensibilizzare i rispettivi livelli territoriali perché le intese vengano formalizzate in tempi rapidi. Tali accordi, tra l’altro, non comportano costi aggiuntivi per le municipalizzate.


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