Sanità

lug52013

Aifa promuove e guida un progetto Ue contro contraffazioen online

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Sarà l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) a guidare il progetto Fakeshare per il contrasto ai pericoli del commercio illegale di farmaci on line. Il progetto presentato dalla stessa Aifa, di durata biennale, è stato approvato dalla Commissione europea, che lo finanzierà con oltre 350.000 euro nell'ambito del programma “Prevention of and fight against crime”. Al quadro di attività parteciperanno, in qualità di co-beneficiari, le Agenzie regolatorie di Spagna, Portogallo e Cile, l'università di Trento e La Sapienza di Roma, il ministero dello Sviluppo Economico. Il progetto ha l'obiettivo di coordinare e ottimizzare le iniziative di contrasto portate avanti dai singoli Paesi europei, garantendo la condivisione delle attività di monitoraggio sulle e-pharmacy attraverso sistemi di Information technology gestiti dall'Aifa. «La vendita online di farmaci contraffatti o pericolosi è un fenomeno che va affrontato a livello globale» ha detto Luca Pani, direttore generale dell’Aifa che «si fa promotrice di un innovativo modello di collaborazione e di scambio di informazioni a livello internazionale». L'iniziativa intende contrastare il crescente fenomeno del commercio on line di farmaci illegali e pericolosi, anche alla luce del prossimo recepimento della Direttiva europea 2011/62, che introdurrà rilevanti novità in relazione alle modalità di vendita dei farmaci attraverso il web. Intanto ieri, l’Assemblea del Senato ha approvato l’ordine del giorno, a firma dei senatori PdL Luigi d’Ambrosio Lettieri e Andrea Mandelli, per vietare la vendita online e a distanza dei medicinali soggetti a prescrizione medica, a garanzia della sicurezza e della salute dei cittadini. L’impegno è stato presentato in sede di discussione del disegno di legge AS 587 recante “Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - Legge di delegazione europea 2013”. «La vendita di farmaci on-line, a oggi, non è consentita dalle leggi italiane ma, al contempo, è possibile procedere all'acquisto da farmacie estere di unità medicinali» hanno sottolineato i due senatori «l'utilizzo della rete per l'acquisto di farmaci registra un significativo aumento anche per l'assenza di una normativa quadro a livello internazionale sulle farmacie on-line e in assenza, anche nel nostro Paese, di una normativa specifica di settore».


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