Politica e Sanità

17 Ottobre 2014

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Nonostante la crisi e le difficoltà gestionali le farmacie hanno licenziato pochissimo. È questo, come anticipa il presidente di Utifar Eugenio Leopardi, uno dei risultati più interessanti che emergono dal primo Bilancio Sociale delle farmacie, studio condotto da Utifar in collaborazione con il Centro Studi Sintesi Cgia di Mestre che verrà presentato domani nell'ambito di Farmadays. Si tratta di uno dei momenti clou della tre giorni di lavori, che prende il via oggi, organizzata da Utifar (Unione tecnica italiana farmacisti) presso la Fiera di Verona. «Il nostro» spiega Leopardi è un cantiere aperto da costruire insieme ai farmacisti, con lo scopo di aumentarne la professionalità». Per questo oltre al primo bilancio sociale saranno molti i momenti di confronto e le opportunità per condividere innovazioni e contenuti. Tra questi uno spazio è riservato ai farmacisti che si apprestano ad aprire una nuova sede farmaceutica a seguito dei concorsi straordinari che in questi mesi stanno definendo le graduatorie. «La legge va rispetta» sottolinea il presidente di Utifar «e dal momento che il Concorso straordinario c'è i colleghi che intraprendono l'attività vanno aiutati». Ma il fiore all'occhiello della tre giorni congressuale sarà il bilancio sociale, da cui emergono dati rilevanti per la professione. «Oltre al dato sui pochi licenziamenti» riprende Leopardi «spicca il fatto che il farmacista resta l'interlocutore privilegiato per il consiglio per un paziente su tre. E consiglio» aggiunge Leopardi «non vuol dire necessariamente vendita ma tempo e professionalità dispensati dal farmacista gratuitamente. Ecco perché» conclude il presidente Utifar «questa professionalità va riconosciuta e se possibile consolidata».

Marco Malagutti