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mag202016

Alimenti come farmaci per la prevenzione delle patologie endocrine

Alimenti come farmaci per la prevenzione delle patologie endocrine
Una mela al giorno toglie il medico di torno. Nel sentire popolare la corretta alimentazione è sempre stata associata al benessere e alla salute e oggi sempre più evidenze scientifiche confermano questo legame. In particolare è ormai assodato come alcuni alimenti, per il loro contenuto di nutrienti e principi attivi, siano in grado di influenzare l'attività ormonale delle ghiandole endocrine e prevenire o alterare il decorso di patologie quali obesità, diabete e sindrome dell'ovaio policistico. Di questo e molto altro si parlerà agli Ame day, giornate di aggiornamento in programma il 20 e 21 maggio a Verona, Firenze e Catania, organizzate dall'Associazione Medici Endocrinologi (Ame).
In Italia 3 milioni di persone sono affette da Diabete di tipo 2 e si calcola che il loro numero raddoppierà entro vent'anni, con un preoccupante aumento di casi nelle fasce d'età più giovani. Una vera e propria epidemia che spesso resta sconosciuta, sono molti infatti i soggetti sovrappeso o obesi che non sanno di essere diabetici e molti altri ancora ad alto rischio per famigliarità e abitudini comportamentali.
«La vera sfida sta nell'attuazione di programmi di prevenzione e nella capacità di diffondere una cultura che informi tutta quella fascia di pazienti che potrebbero sviluppare la malattia spingendoli verso un controllo adeguato della dieta e verso l'esercizio fisico», commenta Piernicola Garofalo, Presidente Ame onlus.
Particolarmente a rischio per lo sviluppo di diabete sono le pazienti affette da sindrome dell'ovaio policistico, un disturbo che colpisce il 7-8% delle donne in età fertile, in cui un'alimentazione capace di prevenire il picco glicemico post-prandiale, responsabile dell'eccessiva risposta insulinica, può rappresentare un efficace strumento di prevenzione. «Bisogna limitare il consumo di zucchero e carboidrati raffinati, preferendo quelli con basso indice glicemico; limitare i grassi animali e dividere l'assunzione di cibo in pasti piccoli e frequenti, con elevato apporto calorico a colazione e aumentare l'assunzione di pesce», raccomanda Agostino Paoletta, Coordinatore commissione farmaci Ame.

I promotori della nutraceutica sostengono che usare gli alimenti come farmaci garantirebbe un risparmio in salute e una maggiore sostenibilità da parte del Servizio Sanitario Nazionale. I dati finora raccolti sono incoraggianti ma la ricerca non si ferma: «Ame ha creato un gruppo di esperti che ha il compito di favorire l'avvio di trial che documentino, su base scientifica, l'efficacia o meno di certi interventi sia di tipo nutrizionale che di supporto alla dieta con integratori alimentari la cui variabilità è comunque enorme nell'offerta di mercato» conclude Vincenzo Toscano, Presidente Eletto Ame.

Irene Campagna
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