mag142020
Alimenti e integratori, i rischi dell'acquisto online. Prodotti sicuri sugli scaffali
Dall'esito dei controlli eseguiti dalle autorità sulla sicurezza dei prodotti in vendita, la filiera alimentare italiana ha rispettato le stringenti regole igieniche di produzione. Attenzione però all'e-commerce
Dall'esplosione dell'epidemia di Covid-19 sono state molte le notizie che hanno alimentato false informazioni o non vere e proprie psicosi sulla salute. Il mondo della nutrizione non è stato risparmiato così come quello della sicurezza degli alimenti in vendita. Ma per questo secondo punto, in modo abbastanza immediato, si è probabilmente riusciti ad arginare la disinformazione.
Le autorità hanno infatti garantito dapprima che il virus della pandemia non si trasmette con gli alimenti e poi nell'aggravarsi della situazione epidemica e sanitaria hanno promulgato una serie di regole per le aziende alimentari per assicurare che la produzione potesse continuare nel massimo rispetto delle garanzie igieniche del prodotto.
I risultati delle ispezioni
Infatti, il virus, che contagia per via aerea, costituisce un pericolo solo se trasferito all'alimento da superfici infette. Dovendo garantire l'esercizio delle attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi, sono stati intensificati da parte delle autorità ispettive (Icqrf, Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agro-alimentari). Allo scadere dei tre mesi dall'inizio della pandemia il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha emesso il report dei risultati delle ispezioni avvenuti fra il 1° febbraio e il 30 aprile 2020: 21.172 controlli antifrode sulla filiera agroalimentare, di cui 2.543 ispezioni direttamente presso gli stabilimenti, anche nelle Regioni maggiormente colpite dalla pandemia da Covid-19.
Sono stati controllati i tre settori merceologici principali (vitivinicolo, oleario e lattiero-caseario) e quelli per i quali più grande era il rischio legato all'emergenza sanitaria e che secondo le stime avrebbero registrato sostanziali incrementi delle vendite, come le carni, le uova, la pasta, il riso e, in generale, i prodotti alimentari preconfezionati.
Controllo delle regole igieniche
Dal punto di vista del rispetto delle regole igieniche definite, emerge in generale, che gli alimenti in commercio sono stati prodotti in modo sicuro. I tassi di irregolarità, sia per le attività ispettive che per quanto concerne le attività analitiche, fa sapere Icqrf, sono stati in linea con gli indici registrati prima dello stato emergenziale. Oltre un terzo dei controlli (circa il 35%) sono avvenuti nell'area settentrionale del Paese: oltre il 17% dei controlli dell' Icqrf si è svolto nelle regioni Lombardia e Veneto, dove si producono le due maggiori Indicazioni geografiche al mondo in termini quantitativi: il Grana padano, con oltre 5,2 milioni di forme e il "Sistema Prosecco", con oltre 600 milioni di bottiglie prodotte (dati 2019). 2.705 sono stati i campioni analizzati nei laboratori Icqrf per 69.779 determinazioni analitiche.
E-commerce: controlli sulle principali piattaforme
Un'attenzione particolare è stata dedicata all'e-commerce, visto l'incremento delle vendite su questo canale dovuto al rispetto delle misure di contenimento del virus. Nel trimestre febbraio - aprile Icqrf ha operato 445 interventi per la rimozione, su Alibaba, Amazon e eBay, di inserzioni irregolari di prodotti agroalimentari.
L' Icqrf ha partecipato anche al Piano europeo di controllo sulle vendite e sulla pubblicità "on line" di prodotti alimentari con riferimenti al Covid-19. Per contrastare l'offerta, sul web di alimenti e di integratori alimentari che vantassero in qualche modo funzioni preventive, se non addirittura curative, nei confronti del Covid-19, senza alcun riconoscimento scientifico, sono stati eseguiti 35 interventi su altrettanti prodotti irregolari, tra i quali integratori alimentari, estratti di erbe, the, funghi e miele.
Francesca De Vecchi