ago252020
Alimenti infanzia, in crescita disponibilità prodotti ma contenuto di zuccheri ancora troppo alto
Gli alimenti per l'infanzia in commercio sono moltiplicati sensibilmente negli ultimi anni con un aumento dell'80% dei prodotti disponibili
Gli alimenti per l'infanzia in commercio sono moltiplicati sensibilmente negli ultimi anni con un aumento dell'80% dei prodotti disponibili, ma restano ancora troppo alti i livelli di zucchero contenuti nei prodotti. Lo sottolineano i ricercatori del College of Medical Veterinary and Life Sciences dell'Università di Glasgow in un'indagine pubblicata sulla rivista Archives of Disease in Childhood. Lo studio svolto nel 2013, ha valutato le modifiche del mercato degli alimenti per bambini nel Regno Unito tra il 2013 e il 2019, conducendo un sondaggio trasversale dei prodotti per l'infanzia disponibili all'acquisto online e in negozio nel 2019.
Ecco come è cambiato il mercato
«Complessivamente abbiamo osservato un aumento degli alimenti per l'infanzia, con l'84% in più di marchi e il doppio dei prodotti rispetto al 2013, inclusi 27 marchi non presenti all'epoca» spiega la coautrice Ada Lizbeth Garcia, aggiungendo che nel 2019 è stato identificato un totale di 898 alimenti per l'infanzia in vendita. Di questi, 611 (68%) erano prodotti liquidi da cucchiaio, per lo più confezionati in sacchetti (54%), mentre 253 (28%) erano secchi. «Dai dati raccolti emerge nel 2019 una riduzione pari al 23% dei prodotti per l'infanzia fino a 4 mesi rispetto al 2013 mentre la percentuale di prodotti alimentari nella fascia di età tra 6-7 mesi è aumentata dal 33% del 2013 al 43% del 2019» afferma Garcia, aggiungendo che gli snack dolci non solo sono rimasti molto dolci anche nel 2019, ma sono anche aumentati in modo significativo: da 42 nel 2013 a 185 nel 2019. Per contro, la percentuale di alimenti umidi da tavola è diminuita dal 79% al 71% tra il 2013 e il 2019. «Sebbene non siano disponibili dati clinici in termini di conseguenze degli snack sulle future abitudini alimentari dei bambini, la continua esposizione agli zuccheri nella cavità orale ha probabilmente implicazioni negative sull'alimentazione» scrivono gli autori. E Garcia conclude: «Non solo servono ulteriori ricerche sulla prevalenza e l'estensione delle strategie di marketing per gli alimenti dell'infanzia, ma potrebbe essere necessaria una regolamentazione più severa sugli imballaggi per scoraggiare l'uso di snack per bambini».