Sanità

set122008

Alleati contro complicanze diabetiche

Nel corso del 44� congresso dell’European Association for the Study of Diabetes (Easd), in corso a Roma, sono stati presentati i risultati di due importanti studi sulla patologia. Il primo è il programma di studio Direct (Diabetic Retinopathy Candesartan Trials), ideato per valutare l'efficacia del candesartan sull'esordio e la progressione della retinopatia diabetica. In un campione di 5.231 pazienti, il farmaco ha ridotto la comparsa della retinopatia diabetica del 18% rispetto al placebo, nei diabetici di tipo 1. Mentre nei pazienti affetti dal tipo 2, con segni iniziali di retinopatia, la somministrazione del farmaco ha prodotto un miglioramento del 34%. "Per la prima volta uno studio clinico ha dimostrato che un normale antipertensivo è in grado di ridurre la comparsa della retinopatia nel diabete di tipo 1 e di migliorarla in quella di tipo 2", commenta Massimo Porta, membro dello Steering Committee di Direct e presidente del Comitato organizzatore Easd Roma 2008. L’altro studio presentato è il Field in cui è stato dimostrato che il fenofibrato somministrato in soggetti con diabete mellito di tipo 2 riduce il pericolo anche delle amputazioni degli arti inferiori. In particolare, in un follow-up medio di cinque anni il trattamento ha ottenuto una riduzione del rischio di amputazioni non traumatiche del 38%, soprattutto grazie al calo del 47% delle amputazioni considerate correlate a patologia microvascolare.
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