set272014
Altroconsumo: farmaci carenti riapparsi con prezzo molto più alto
Da febbraio ad agosto 2014, 170 casi di farmaci carenti segnalati da consumatori e da alcuni farmacisti, 800 ufficialmente introvabili di cui molti di classe A, cioè ritenuti essenziali e alcuni sono riapparsi mesi dopo, con prezzi aumentati anche di sedici volte. È questa la denuncia che arriva da Altroconsumo, che ha messo in evidenza tre «casi-limite» di farmaci per il trattamento dei tumori che, «scomparsi dalla circolazione in momenti diversi, sono riapparsi con un prezzo lievitato, rispettivamente da 5,23 a 85,33 euro (+1.630%), da 7,13 a 90,20 euro (+1.265%), da 15,98 a 90,35 euro (+565%)». Differenze di prezzo «enormi», commenta Altroconsumo, «tali da portarci a chiedere immediate spiegazioni formali all'Aifa, che ha rinegoziato il prezzo con la casa produttrice e al ministero della Salute. Una lettera di Altroconsumo indirizzata alle due istituzioni non ha ancora ricevuto risposta». Secondo l'associazione «dietro la sparizione di un farmaco ci possono essere diverse motivazioni: problemi produttivi o regolatori, esportazione parallela, traffici illegali. Ogni caso dev'essere valutato a sé». E aggiunge: «In qualche caso la carenza è risolvibile chiedendo al medico la prescrizione di un farmaco equivalente. Quando non ci sono alternative, il problema per i pazienti può diventare più serio; se le carenze sono note ad Aifa, l'Agenzia può mettere in atto azioni di monitoraggio e adottare misure di contenimento del disagio per i pazienti; se invece le carenze non sono note ad Aifa, nessuna misura di protezione per i pazienti può essere adottata. Il fenomeno è complesso e deve essere affrontato e risolto con la collaborazione di tutti i soggetti sul mercato, in primis i farmacisti, che hanno in passato cercato di attirare l'attenzione sul problema. L'attività di monitoraggio dovrebbe essere incrociata; i singoli farmacisti, le associazioni di categoria dovrebbero essere coadiuvati nel segnalare ad Aifa e al ministero della Salute le carenze di medicinali che riscontrano nel lavoro quotidiano».
Simona Zazzetta