Sanità

dic162016

Anoressizzanti, precisazioni da Sifap: sostanze vietate, non sono in uso

Anoressizzanti, precisazioni da Sifap: sostanze vietate, non sono in uso
Secondo la Società dei farmacisti preparatori (Sifap) vanno fatte alcune precisazioni in merito alla vicenda riguardante l'indagine della Guardia di finanza sulla vendita di preparati galenici contenente l'anoressizzante fenilpropanolamina, che ha coinvolto il ministero della Salute.

In primis Sifap sottolinea, in una nota firmata dalla presidente Paola Minghetti, che la sostanza in questione è stata vietata da un decreto del Ministero nel maggio 2015 e poiché «i divieti impongono l'immediata sospensione dell'utilizzo della sostanza, riteniamo non corretto riportare che tale prodotti vengono ancora usati». E sempre sulla fenilpropanolamina, si precisa che alcune specialità medicinali (Temporinolo, Denoral, ecc.) sono state revocate su rinuncia delle rispettive ditte e non per la loro pericolosità. Minghetti ricorda inoltre che «la Legge 94/98 art. 5 afferma che è consentito impiegare in preparati galenici sostanze che "non siano state revocate per motivi attinenti ai rischi di impiego"; nel caso in questione la revoca su rinuncia non implica il "concetto" di pericolosità».

L'indagine, lo si ricorda nasce da una precedente vicenda di cronaca riguardante la fendimetrazina, sostanza vietata nel 2011 sempre da un decreto ministeriale che, precisa Sifap, «l'ha tolta dalla tabella per uso terapeutico, inserendola in quella non terapeutica, che quindi a partire da quel momento è stata vietata». In merito Minghetti ricorda che «la fendimetrazina è impiegata a livello mondiale. In particolare, negli Stati Uniti, dove a vigilare è la Food and Drug Administration, famosa per il suo rigore nell'ambito della farmacovigilanza, nell'anno 2015 si sono venduti circa 16 milioni di confezioni di fendimetrazina, sia come specialità che come generico. Tali prodotti sono tuttora in commercio e in tutto il mondo la farmacovigilanza non ha mai riportato decessi determinati dall'uso di fendimetrazina». Minghetti conclude la nota accordando «ampia fiducia all'operato dei dirigenti ministeriali e delle Istituzioni deputate al controllo consentendo alla giustizia di fare il suo corso senza condizionamenti».


Simona Zazzetta
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