mar122014
Antibiotici nei bambini: attenzione al termine della cura
L’utilizzo di antibiotici comunemente prescritti dai medici potrebbe essere associato a diversi casi di gravi infezioni batteriche che provocano diarrea nei bambini. La relazione emerge da una ricerca pubblicata su Pediatrics che, pur senza poter stabilire un legame causa-effetto, ha riscontrato che il 71% di casi di infezione da Clostridium difficile tra i bimbi americani - d’età compresa tra uno e 17 anni - si presenta subito dopo aver assunto un antibiotico prescritto dal medico per la cura di un disturbo diverso. Nella maggior parte dei casi ai piccoli era stato dato un antibiotico per curare un’infezione otologica, delle vie respiratorie superiori o una sinusite, anche se altre ricerche hanno già evidenziato come gli antibiotici non siano quasi mai necessari per le infezioni respiratorie. In pratica, sintetizzano i ricercatori, assumere antibiotici è il principale fattore di rischio per le infezioni da C. difficile sia nei bambini che negli adulti, probabilmente perché gli antibiotici alterano o eliminano la flora batterica benefica che aiuta a proteggere l’organismo dalle infezioni, lasciando così più vulnerabili agli agenti patogeni presenti nell’ambiente. «migliorare la prescrizione degli antibiotici è fondamentale per proteggere la salute dei nostri bambini» ha dichiarato in un comunicato stampa Tom Frieden, direttore dei Center for disease control and prevention (Cdc), «quando gli antibiotici sono prescritti in maniera scorretta i nostri bambini sono esposti a inutili rischi quali le infezioni da C. difficile o infezioni antibiotico-resistenti». Quindi, rimarcano i Cdc, i genitori non devono fare pressioni sui medici perchè prescrivano antibiotici ai loro figli, e i medici devono attenersi alle linee guida sulla prescrizione e l’uso degli antibiotici. (E.L.)