apr122016
Antitrust: sì a servizi Cup in parafarmacia. Gullotta: sono un presidio sanitario
Le parafarmacie sono autorizzate a offrire servizi Cup. È l'AutoritàÌ Garante della Concorrenza e del Mercato, a sottolinearlo nel Bollettino (11/2016), in seguito alle segnalazioni, registrate in diverse province, di restrizioni consistenti in «ostacoli che le parafarmacie incontrano nell'accesso all'offerta dei servizi Cup e ritiro del referto, in ragione del fatto che detti servizi verrebbero considerati prerogativa delle farmacie». Secondo l'Agcm le «ingiustificate restrizioni della concorrenza» risulterebbero anche «incoerenti con le linee guida». Le Linee guida nazionali Cup, infatti, evidenziano l'importanza di «realizzare un'offerta piùÌ ampia possibile di canali di accesso, al fine di garantire il piùÌ elevato livello possibile di fruibilitàÌ per il cittadino». Sul piano concorrenziale, «l'AutoritàÌ ha giàÌ avuto modo di rilevare come escludere alle parafarmacie la possibilitàÌ - riconosciuta alle farmacie - di offrire servizi (quali il servizio CUP o il servizio ritiro del referto) ... sia lesivo delle norme e dei principi a tutela della concorrenza», riporta il documento.
«Il parere dell'antitrust sancisce un principio fondamentale - afferma
Davide Gullotta, presidente e cofondatore della Federazione nazionale parafarmacie italiane, parlando con Farmacista33 - ovvero che la parafarmacia non è un semplice esercizio commerciale ma è un vero e proprio presidio sanitario e in quanto tale deve avere la possibilitàÌ di fornire gli stessi servizi che vengono elargiti dalle farmacie. La Legge prevede che le Associazione possano fare delle convenzioni con le Asl per elargire servizi. Federfarma già lo fa. Noi come associazione nazionale stiamo provvedendo ad inviare richieste alla conferenza Stato-Regioni e agli assessorati delle diverse Regioni». La Federazione denuncia una situazione con forti disomogeneità su tutto il suolo italiano con una difformità assoluta di applicazione e interpretazione della Legge nelle varie province: «In Emilia-Romagna» spiega Gullotta «da più di un anno siamo già convenzionati per il Cup e in Calabria pure. Dal Veneto, invece, sono arrivate molte segnalazioni che ricalcano le lamentele registrate ad Avellino, Sassari e Pordenone. La regione che presenta maggiori difficoltà è la Campania».
Attilia Burke