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Asa a basse dosi, metanalisi di Bmj: la più sicura prevenzione secondaria del ca colorettale

Asa a basse dosi, metanalisi di Bmj: la più sicura prevenzione secondaria del ca colorettale
Tra soggetti con pregressa neoplasia del colon-retto, l'acido acetilsalicilico (Asa) a basse dosi potrebbe essere la scelta più efficace per la prevenzione del cancro colorettale, sebbene i Fans (non Asa) possano essere più efficaci. Sono i risultati di una revisione sistematica con metanalisi - pubblicata di recente su "Bmj" - condotta da un gruppo di ricercatori della University of California (San Diego, La Jolla) guidati da Siddharth Singh. «I nostri risultati estendono le recenti raccomandazioni dell'Us Preventive Services Task Force (Uspstf) che supportano l'uso di Asa a basso dosaggio per la prevenzione primaria della neoplasia colorettale al suo uso come agente di chemioprevenzione secondaria in pazienti con precedente neoplasia colorettale» sottolinea Singh. Sono stati studiati un certo numero di farmaci e integratori alimentari per la loro capacità di prevenire il cancro del colon-retto nelle persone con precedente neoplasia colorettale, con efficacia variabile in studi randomizzati e controllati.

Data la mancanza di trial testa a testa, la loro sicurezza ed efficacia relative non sono però note. Per questo motivo Singh e colleghi hanno eseguito una meta-analisi a coppie e una meta-analisi a rete (network) bayesiana per confrontare l'efficacia e la sicurezza relative di Asa a basse e a alte dosi, Fans non-Asa, calcio, vitamina D e acido folico, da soli o in combinazione, per la prevenzione del tumore del colon-retto entro tre-cinque anni della colonscopia indice in persone con precedente neoplasia del colon-retto. In particolare, dopo una ricerca su Medline, Embase e Web of Science su registri di sperimentazioni cliniche, sono stati inclusi nell'analisi 15 studi randomizzati e controllati (per un totale di 12.234 pazienti) ponendo a confronto 10 differenti strategie. Rispetto al placebo - riportano Singh e colleghi - i Fans non-Asa sono risultati migliori per prevenire una neoplasia avanzata metacrona (con riduzione del rischio del 63%), seguiti da basse dosi di Asa (riduzione del 29%), Asa più acido folico (diminuzione del 27%), Asa più calcio più vitamina D (riduzione del 29%) e Asa ad alte dosi (riduzione del 19%). I Fans non-Asa sono apparsi anche superiori nel prevenire qualsiasi neoplasia metacrona mentre l'ASA a basso e ad alto dosaggio ha evidenziato un'efficacia comparabile. Tuttavia, i Fans non-Asa avevano una probabilità superiore del 23% rispetto al placebo di provocare effetti avversi, mentre basse dosi di Asa sono state classificate come il più sicuro tra gli agenti di chemioprevenzione.

«Nei pazienti ad alto rischio di neoplasia colorettale metacrona con basso rischio cardiovascolare, in particolare quelli per i quali la sorveglianza colonscopica sarebbe impegnativa, si dovrebbero considerare per la prevenzione di una neoplasia avanzata Fans non selettivi» affermano gli autori dello studio. «D'altra parte, l'Asa a basso dosaggio può essere utile per tutti i pazienti, indipendentemente dal rischio neoplastico basale, dato il suo favorevole profilo rischio-beneficio». In ogni caso, proseguono i ricercatori, «risulta utile un 'decision making' condiviso tramite una conoscenza approfondita dei valori e delle preferenze dei vari pazienti nel contesto dei rischi e benefici di ogni agente. Inoltre» concludono «dato il basso grado di confidenza di varie stime, sono necessari trial di fenotipizzazione molecolare e di chemioprevenzione di precisione per determinare come le persone possono essere stratificate per il rischio in modo ottimale in base alla sicurezza del trattamento e alla probabilità di risposta».

Bmj, 2016;355;i688. doi: 10.1136/bmj.i6188
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27919915
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