Nutrizione
08 Giugno 2017Nell'ultimo anno, in Italia, le vendite di frutta tropicale han raggiunto un valore di 650 milioni di euro (dati Nielsen). Fra i cibi "esotici" che arrivano sulle nostre tavole da paesi lontani, insieme a papaya e mango, l'avocado si è però conquistato un posto d'eccezione. Le aumentate vendite (+37,2% rispetto all'anno scorso) sono lo specchio di una popolarità conquistata per gli aspetti sensoriali e una certa versatilità d'uso in cucina, ma anche perché, grazie alla sua composizione può permettersi di giocare un ruolo nutrizionale importante, che dovrebbe spingerci a considerarlo molto più di uno sfizioso contorno. Avocado è una pianta della famiglia delle Lauraceae, ma con lo stesso nome si designa anche il suo frutto, con una polpa dalla consistenza liscia e cremosa e un grosso seme al centro. È originario dell'America latina, dove cresce nelle aree tropicali di Messico e Perù, che sono i paesi maggiori produttori insieme alla California ed è il principale ingrediente del guacamole, la famosa salsa messicana a cui deve la sua fama. Dal punto di vista della composizione in macronutrienti, l'avocado è composto per il 64% da acqua. Il secondo nutriente più abbondante sono i lipidi (23%); ha una buona quota proteica (4,4%) mentre bassa è la quota di carboidrati e zuccheri (1,8%), per un apporto energetico totale pari a 230 kcal per 100g (dati CREA, per 76% di parte edibile). Una densità calorica notevole, che deve far considerare l'avocado un frutto da consumare in alternativa ad altre fonti lipidiche e non in aggiunta, per completare in modo diverso per esempio un piatto di insalata. Anche perché le qualità di questi grassi sono interessanti. La quota lipidica infatti è costituita per lo più da acido oleico, l'acido grasso monoinsaturo più rappresentato dell'olio di oliva e di altri olii vegetali, con un buon potere saziante e proprietà ipocolesterolemizzanti. È inoltre un'ottima fonte di vitamine C, E, K, B6 riboflavina, niacina, folato e acido pantotenico. Contiene quantità importanti di potassio e di magnesio, oltre a beta-carotene, precursore della vitamina A e altri fitoelementi antiossidanti come luteina e zeaxantina, importanti per la vista. Come controindicazione rilevante al consumo, va segnalato che l'impiego di avocado in cucina, come per tutte le altre fonti di vitamina k, deve essere controllato nelle persone che assumono anticoagulanti cumarinici (warfarin).
Francesca De Vecchi
Esperta in scienze e tecnologie alimentari
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