Politica e Sanità
16 Marzo 2018Assogastecnici prende posizione in merito alle recenti polemiche sull'entrata in vigore della norma che vieta alle aziende produttrici di riempire bombole di proprietà delle farmacie. L'associazione che riunisce le imprese del settore ricorda come la produzione e distribuzione di bombole sia molto onerosa, mentre molto esigui sono i ricavi. «L'ossigeno medicinale è l'unico farmaco a totale rimborso del Ssn che viene distribuito in confezioni riutilizzabili», recita una nota ufficiale. «Queste confezioni, le bombole, con i loro accessori indispensabili (valvole, manometri, riduttori, eccetera) valgono dalle 8 alle 10 volte il valore di rimborso del gas che contengono e sono soggette a costose e periodiche attività di controllo e manutenzione. Molto spesso, i recipienti vengono dimenticati o perduti dai pazienti che le hanno in carico, non essendo questi ultimi motivati alla restituzione del bene terminata la sua necessità di utilizzo».
Ci vorrebbe in contributo della filiera, ma finora nulla: «In questi anni ogni tentativo di trovare una soluzione per giungere a una corresponsabilizzazione della filiera sul valore del recipiente è stato negato o addirittura vietato, sostenendo che il valore di rimborso del farmaco deve comprendere anche il valore della confezione (come per una scatoletta di cartone a perdere!). Le imprese produttrici, già messe a dura prova da un pesante sistema di spending review che si è abbattuto negli ultimi anni su un settore già a bassa redditività, non sono più in grado, in molti casi, di sostenere ulteriori investimenti»). Normale allora che alcune di esse «possano trovarsi con un parco bombole insufficiente o che, addirittura, decidano di uscire parzialmente (ritirando l'Aic di alcune confezioni) o totalmente da un mercato considerato non più remunerativo». Che fare allora? Aprire un tavole di discussione: l'associazione è «aperta al dialogo con Federfarma e le istituzioni interessate per trovare una soluzione che consenta di ripristinare la giusta reperibilità di bombole nelle farmacie e nel contempo dare garanzia di sostenibilità al mercato».
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