mag102021
Brevetto vaccini anti-Covid, Luca Pani: toglierlo è strategicamente sbagliato
Togliere i brevetti dei vaccini significherebbe cancellare tutti i presupposti scientifici che hanno portato a questo risultato. Il commento di Luca Pani, ex direttore generale Aifa
«Togliere i
brevetti dei vaccini a mRNA significherebbe cancellare tutti i presupposti scientifici e tecnologici che hanno portato a questo risultato e impedirebbe lo sviluppo delle terapie a RNA messaggero, che sono invece molto promettenti per la medicina del futuro. Non solo sarebbe ingiusto ma sarebbe strategicamente sbagliato». Così
Luca Pani, ex direttore generale dell'Aifa e già componente dei comitati per le Medicine umane e per le consulenze scientifiche dell'Ema oggi docente School of Medicine dell'Università di Miami, interviene sul dibattito aperto dalla proposta, avanzata nei giorni scorsi dall'amministrazione Usa di Biden, di liberalizzare i brevetti dei vaccini contro il Covid.
Le due scoperte sono state fondamentali
In un'intervista, Pani ha spiegato che «lo sviluppo di vaccini altamente efficaci contro un virus sconosciuto in meno di un anno non ha precedenti nella storia della vaccinologia. Questi vaccini sono stati tutti brevettati perché, in particolare quelli a mRNA, rappresentano il risultato di una straordinaria storia di ingegno intellettuale che non è assolutamente iniziata il 10 gennaio del 2020 con la sequenza del virus, bensì decenni prima e lontano dal clamore attuale». «Se io sono l'autore di una qualunque invenzione - ha proseguito Pani - posso decidere di regalarla all'umanità, ma non devo essere costretto dopo che magari ci ho lavorato per decenni e ho investito emotivamente e intellettualmente su un progetto che rappresenta tutta la mia vita». Pani ha ricordato il percorso di ricerca fatto dagli scienziati: «Nel caso delle tecnologie a Rna e del ruolo delle istituzioni pubbliche, due scoperte sono state fondamentali: la prima del gruppo di
Peter Kong al Vaccine Research Center del National Institute of Allergy and Infectious Diseases degli Usa, diretto da
Anthony Fauci, che ha inventato dei modelli di progettazione di vaccini basati sulla conformazione strutturale delle proteine del virus dell'Aids. La seconda di Graham e McLellan che avendo studiato altri virus respiratori hanno capito che la proteina spike era quella da attaccare per produrre una risposta immunitaria. Dal punto di vista industriale almeno due attività precedono il successo dei vaccini Covid-19: l'utilizzo di piattaforme vaccinali altamente adattabili come quelle a Rna (tra gli altri) e l'adattamento degli strumenti di biologia strutturale per progettare agenti che stimolano potentemente il sistema immunitario. L'approccio Rna si è evoluto anche grazie al ruolo di diverse aziende biotech e farmaceutiche».
Pani: togliere i brevetti inficerebbe ricerca e sviluppo
Con l'arrivo della pandemia, «quando la sequenza genetica del Sars-CoV-2 è diventata disponibile, il team di Graham non ha perso tempo per unire le forze con altri ricercatori di Moderna per sviluppare un vaccino Rna. Anche Pfizer e Biontech hanno usato la piattaforma Rna che altri ricercatori (Karikò e Weissman) avevano perfezionato per sviluppare un vaccino simile. Si capisce, quindi, che togliere i brevetti su questi vaccini innescherebbe una reazione a catena che inficerebbe ricerca e sviluppo e produrrebbe non solo meno vaccini, ma meno terapie innovative per l'umanità. Le competenze sono anche quelle necessarie per produrre a livello industriale centinaia di milioni di dosi di qualità efficace e sicure di questi prodotti. Qualcosa che non si improvvisa. Chi afferma il contrario non sa di che cosa sta parlando e non conosce le procedure di controllo e ispezione della produzione dei farmaci da parte delle agenzie regolatorie, le uniche in grado di certificare che gli standard internazionali vengano rispettati». «Il presidente Biden, a differenza di qualunque altro leader, si può permettere di fare certe affermazioni perché questi vaccini vengono da una consolidata partnership pubblico-privata che è alla base delle tecnologie più avanzate negli Stati Uniti - conclude - pochi lo ricordano, ma il 15 maggio del 2020 gli Usa hanno investito oltre dieci miliardi di dollari per ottenere i risultati che tutti adesso osservano in termini di contenimento della pandemia e ripartenza dell'economia».