giu122014
Budesonide possibili insidie prescrittive
La prescrizione e la dispensazione di medicinali contenenti budesonide, nella forma farmaceutica in sospensione da nebulizzare per aerosol, può diventare occasione di errori perché nell'attuale denominazione la quantità di principio attivo non è espressa in modo chiaro. In attesa di aggiornare gli stampati, l'Ufficio di farmacovigilanza dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha perciò pubblicato una nota rivolta al personale medico e ai farmacisti con la raccomandazione di porre massima attenzione alla modalità prescrittiva in relazione alle necessità del paziente, in particolare in età pediatrica. Budesonide è un glucocorticoide sintetico per applicazione locale (via aerosol) che incrementa le funzionalità polmonari nei bambini asmatici; possiede inoltre attività anafilattica e ha un buon impatto sulla sintomatologia della rinite allergica stagionale. La terapia prolungata con questo farmaco ha dimostrato inoltre di diminuire la frequenza e la gravità degli attacchi acuti e l'impiego di corticosteroidi sistemici. L'intervento di Aifa si è reso indispensabile perché sono in vendita medicinali contenenti budesonide in fiale per aerosol la cui denominazione può generare confusione: alcuni di essi riportano la quantità di principio attivo espressa in mg (0,25 mg e 0,5 mg) su unità di volume (1 ml), mentre altri riportano la quantità doppia di principio attivo (0,5 e 1,0 mg) riferita però al volume totale del contenitore di 2 ml. Le confezioni, in entrambi i casi, contengono 20 fiale monodose da 2 ml. Per evitare equivoci, all'atto della prescrizione e della dispensazione dei prodotti contenenti budesonide, il dosaggio deve essere riferito esclusivamente all'unità di volume in accordo con la posologia pediatrica.
Perché interessa il farmacista: l'uso di cortisonici da nebulizzare per aerosol è molto diffuso nei bambini. È opportuno essere preparati nel consigliare i genitori sulle dosi corrette e le modalità di impiego.
Marvi Tonus