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Galenica

12 Gennaio 2018

Buoni propositi per l’anno nuovo: smettere di fumare, con la citisina


Chiunque abbia provato a smettere di fumare lo sa: senza nicotina, i sintomi da astinenza sono dietro l'angolo. La citisina ha un meccanismo d'azione "nicotino-simile"

È dell'agosto 2017 un articolo apparso sulla rivista "Addiction" che valutava il "ritorno dell'investimento" (Roi) di politiche antifumo attivate in Inghilterra. Nelle conclusioni, gli autori sottolineavano come tutti gli interventi intrapresi dal governo abbiano, con diversa portata, un impatto significativo sulla riduzione del numero di sigarette fumate.

Dall'aumento delle tasse sulle sigarette, al divieto di fumare in luogo pubblico, dalle campagne contro il tabagismo, al consiglio del medico curante che può comprendere anche terapie sostitutive della nicotina.

Anche in Italia si sono effettuate vari tentativi per combattere il tabagismo, recentemente con l'applicazione di immagini molto forti nei pacchetti di sigarette. Infatti, chi pensa che la lotta contro il fumo in Italia sia nata intorno al 2003, nel periodo della cosiddetta legge Sirchia, si sbaglia di grosso. In un certo senso, la nostra penisola è in prima linea contro il tabagismo da sempre, e fin dalla sua conformazione naturale. Siamo infatti uno dei pochi paesi in Europa in cui cresce il Maggiociondolo, una pianta che regala una bella cascata di fiori gialli, e forse per questo chiamata anche Golden Rain. La cosa importante, dal punto di vista farmacologico, è che non solo dai fiori, ma da tutta la pianta ed in particolare dai semi, si può ricavare la cosiddetta Citisina.

Questa molecola è stata studiata soprattutto nell'Europa dell'Est, dove ha raggiunto lo status di farmaco contro il tabagismo.
Chiunque abbia provato a smettere di fumare lo sa: senza nicotina, i sintomi da astinenza sono dietro l'angolo. La riduzione della pressione sanguigna e dei livelli di zuccheri nel sangue porta a spossatezza, stanchezza, scarsa concentrazione e irritabilità, tutte cose che fanno cedere alla tentazione di comprare l'ennesimo "ultimo" pacchetto. Le normali terapie antifumo puntano allora su una graduale riduzione della dose di nicotina assunta, per fare in modo che i sintomi da astinenza si facciano sentire il meno possibile. In questo campo, la Citisina si sta rivelando un metodo tra i più vantaggiosi. Il meccanismo d'azione della citisina si può definire "nicotino-simile": questo effetto della Citisina è spiegato dal fatto che agisce sugli stessi recettori della nicotina, imitandone gli effetti su pressione e zuccheri ematici: in questo modo, gli effetti della sindrome da astinenza sono minimizzati. Inoltre, in quanto farmaco di origine naturale, la Citisina è molto ben tollerata: ad esempio, non porta ad anoressia o vomito, se assunta in dosi terapeutiche. L'esagerazione tuttavia può indurre nausea, vertigini, tachicardia e debolezza muscolare. Oltre a questi casi di sovradosaggio, la Citisina viene solitamente sconsigliata ai soggetti sensibili: persone molto vecchie o molto giovani, donne in gravidanza, oppure pazienti con precedenti gravi patologie, sia a livello cardiovascolare che a quello respiratorio o intestinale.

Nel 2014 è apparso sul New England Journal of Medicine un articolo di Walker che ha voluto testare l'efficacia della citisina nei confronti della nicotina nella terapia per smettere di fumare. Ovviamente fondamentale importanza per partecipare a questo studio (e per far funzionare qualsiasi terapia anti-fumo) era il desiderio del fumatore di smettere di fumare. Dopo un mese dal termine del trattamento, il 40% dei pazienti trattati con citisina erano riusciti ad evitare di ricadere nel vizio (contro il 31% dei soggetti che assumevano nicotina). Cosa più interessante è che l'astinenza da nicotina si è mantenuta per almeno altri 6 mesi (ovvero fino al termine del follow up).

Ma il maggiociondolo non è l'unico fiore giallo che può contribuire ad una terapia antifumo. Anche l'Hypericum perforatum può svolgere un ruolo interessante: in particolare, questa pianta può aiutare durante il trattamento con nicotina in pastiglie per ridurre i sintomi neurocognitivi quali ansia, depressione e stress che si manifestano durante i primi giorni di astinenza dalle sigarette.

Formulazione:
materiali: incapsulatrice (e l'obbligatorio aspiratore per polveri), mortaio, pestello, bilancia, cilindro graduato
Citisina 1,5mg
Eccipiente q.b. a riempimento volumetrico capsule tipo 2-3-4
Pesare il quantitativo necessario di citisina, e quindi valutare con cilindro la quantità di eccipiente necessario per il riempimento delle capsule. Si può escludere dal conteggio volumetrico la materia prima in quanto incide minimamente. Il volume da considerare sarà 37ml per capsule di tipo 2, 30ml per le capsule di tipo 3, 20ml per il tipo 4.
Lavorare in mortaio con progressione geometrica l'eccipiente con il principio attivo fino ad avere una miscela uniforme. Si procede quindi ad incapsulare.

È opportuno sottolineare al paziente di prestare attenzione alla posologia, che normalmente prevede un primo periodo a dosi elevate di citisina (6 al giorno) per poi, non appena si spegne l'"ultima" sigaretta, procedere ad una riduzione graduale delle somministrazioni giornaliere.

Luca Guizzon
Farmacista Territoriale esperto in Fitoterapia, Farmacia Campedello

Riccardo Carli
PhD Student at The University of Queensland

Fonti:
Phytother Res.2013 Nov;27(11):1605-13
N Engl J Med.2014 Dec 18;371(25):2353-62
Addiction.2017 Aug 18. doi: 10.1111/add.14006. [Epub ahead of print]

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