mag292014
Calabria: farmacie in protesta si estende sospensione servizi a celici
Continua in Calabria la protesta dei farmacisti con la sospensione della distribuzione dei prodotti per celiaci: a breve distanza dall’episodio di Catanzaro, solo momentaneamente risolto, sono ora i farmacisti della provincia di Cosenza a intervenire a margine della circolare Federfarma Cosenza, ferma nella decisione di sospendere l’evasione dei buoni nel caso in cui la Regione Calabria dovesse non confermare le attuali modalità e procedure per accedere al rimborso. Si nega così ai pazienti celiaci l’accesso all’unica cura attualmente nota per il trattamento della celiachia e l’Associazione italiana celiaci, per voce della sua presidente, Elisabetta Tosi, condanna fortemente l’accaduto «sospendere l’accesso ai prodotti senza glutine tramite i buoni del Servizio sanitario nazionale espone di fatto una fascia vulnerabile della popolazione, tra cui anche bambini, donne in gravidanza, anziani affetti da questa patologia, al rischio della mancata aderenza alla dieta senza glutine, che deve essere seguita rigorosamente e per tutta la vita onde evitare le complicanze, anche gravi, che la malattia non curata può comportare». Tra l’altro questa iniziativa configura anche «una pesante discriminazione» continua Tosi «per le fasce meno abbienti della popolazione celiaca, che si trovano ancor più in difficoltà in un periodo storico di grave crisi economica, dove per molti è difficile anche arrivare alla fine del mese». La vicenda è iniziata il mese scorso quando i titolari di farmacie, aderenti a Federfarma Calabria nella provincia di Catanzaro, hanno sospeso l’erogazione gratuita degli alimenti senza glutine ai pazienti affetti da celiachia in risposta ai contrasti con l’Amministrazione sanitaria locale sulle procedure di rimborso dei costi dei prodotti erogati. Ora è la provincia di Cosenza a muovere la stessa protesta che continua a ricadere, in primis, sui malati; fatto ancor più grave se si considera che in Calabria non è ancora attiva la distribuzione dei prodotti nella Grande distribuzione e nei negozi specializzati e, quindi, le farmacie rappresentano l’unico canale di accesso alla terapia. Infatti «la distribuzione negli esercizi commerciali, che la legge in Italia consente dal 2001» spiega Anna Cannizzaro presidente di Aic Calabria, «sarebbe permessa in Calabria dalla delibera del 14 luglio scorso, su cui pende il ricorso al Tar della stessa Federfarma Calabria». In conclusione «L’Associazione italiana celiachia, chiede che si apra un urgente confronto tra le parti per trovare una soluzione che rispetti le norme nazionali e regionali in tema di assistenza ai celiaci e si ponga fine alla lesione del diritto dei pazienti celiaci, atto gravissimo che non ha precedenti in nessun’altra regione italiana».