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mag102016

Cannabinoidi per sclerosi multipla, gli esperti: difficoltà in dispensazione farmaco

Cannabinoidi per sclerosi multipla, gli esperti: difficoltà in dispensazione farmaco
«Difficoltà amministrative e logistiche legate alle modalità di dispensazione di Sativex farmaco a base di cannabinoidi per la sclerosi multipla, per ora prescrivibile in una singola unità alla volta presso la farmacia ospedaliera. Così molti pazienti con ridotta mobilità, a seconda della zona di residenza, sono costretti anche a percorrere 100 chilometri per poter ottenere la terapia necessaria». A denunciarlo gli esperti riuniti al convegno "Progressi terapeutici ed accesso all'assistenza sanitaria nella sclerosi multipla in Italia" svoltosi a Roma. Un quadro allarmante che spinge molti malati ad abbandonare la cura, con un importante ritorno dei sintomi legati alla rigidità muscolare.

«Recentemente uno studio di fase 3 ha dimostrato che una speciale combinazione di cannabinoidi è risultata significativamente efficace nel ridurre l'entità della spasticità, e di conseguenza nel migliorare la deambulazione. Questo ha portato all'approvazione del trattamento anche nel nostro Paese» spiega Giancarlo Comi Direttore del Dipartimento Neurologico dell'Istituto Scientifico San Raffaele di Milano. «Una ricerca successiva del San Raffaele ha confermato l'impatto positivo della cura nei pazienti con forme progressive di malattia». Al convegno sono presentati anche i risultati dello studio SA.FE che si basa sul registro di monitoraggio dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) sul Sativex. «La ricerca evidenzia che il medicinale a base di cannabinoidi ha indotto un significativo miglioramento della spasticità con una buona tollerabilità» aggiunge Francesco Patti, neurologo Responsabile del Centro di Sclerosi Multipla del Policlinico di Catania. Le difficoltà per i pazienti oggi sono rappresentate dal ritiro periodico di una singola confezione di farmaco che può avvenire solo mensilmente secondo diverse modalità stabilite dalle varie Regioni. Questo obbliga persone talvolta con gravissimi problemi di deambulazione a continui e difficoltosi viaggi». L'Associazione delle Persone con Sclerosi Multipla (Aism) ha già chiesto all'Aifa di poter usufruire della prescrizione e dispensazione fino a tre confezioni alla volta, per evitare tanti spostamenti inutili e forzati. Inoltre la distribuzione dei cannabinoidi dovrebbe avere al centro il malato e adattarsi alle sue esigenze. «Sempre di più i clinici e le Società Scientifiche sono impegnate nel garantire una buona qualità di vita ai pazienti» dichiara Leandro Provinciali Presidente Nazionale della Società Italiana di Neurologia. «La modalità di somministrazione della cura e un'adeguata informazione sui sintomi sono due tra i fattori più importanti che garantiscono, o meno, l'assunzione continua e regolare di un farmaco anti-sclerosi multipla. L'aderenza alla terapia è infatti determinante per combattere la progressione della patologia».


Marco Malagutti
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