mag142019
Cannabis, vendita illecita online. Direttore tecnico accusato di commercio su sito farmacia
Il direttore tecnico di una farmacia ligure è accusato di vendita illecita online di cannabis messa in commercio sul sito web della farmacia
Due farmacisti, il direttore tecnico e un dipendente di una farmacia ligure, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova per aver messo illecitamente in commercio sul sito web della farmacia, preparati magistrali a base di cannabis che venivano poi spediti a persone residenti in varie località del territorio nazionale. Le indagini sono state condotte dai Nas di Genova che hanno portato a termine "una complessa serie di accertamenti investigativi effettuati unitamente al Nucleo Carabinieri Aifa" nel corso dei quali, oltre alle segnalazioni di carattere penale, i Carabinieri hanno altresì elevato 58 violazioni di carattere amministrativo, per un controvalore di quasi 28 mila euro.
Una nota dei Nas, resa pubblica dal ministero della Salute, spiega come si sono svolte le indagini. I militari hanno rilevato che il direttore tecnico della farmacia, che aveva "coinvolto nella sua attività anche un farmacista dipendente", ha messo illecitamente in commercio, attraverso il sito web della farmacia, "alcune sostanze stupefacenti utilizzate per assemblare preparati magistrali". Poi, a seguito di "contatti tramite posta elettronica, fax e telefono, spediva i preparati illegali a persone residenti in varie località del territorio nazionale". Si apprende che il direttore, è ora accusato di aver "allestito e commercializzato preparazioni magistrali imperfette in quanto prive dei controlli di qualità o con quantitativi di cannabis difformi da quelli indicati nella prescrizione medica, a base di cannabis con forma farmaceutica difforme dalle ordinazioni mediche".
I Carabinieri hanno inoltre constatato che il Direttore Tecnico della farmacia aveva "sistematicamente violato le norme sulla tenuta dei registri di entrata e uscita, mancando di aggiornare le note di carico e scarico e di lavorazione degli stupefacenti". Aveva "allestito e commercializzato una preparazione magistrale a base di cannabis basata su una prescrizione medica falsa, predisposta con ricettario e timbro medico proventi di furto". E aveva "applicato a svariate preparazioni a base di cannabis terapeutica prezzi non conformi ai dettami normativi".