Sanità

gen272016

Caos concorso in Lombardia. Dito puntato contro profilo del bando

Caos concorso in Lombardia. Dito puntato contro profilo del bando
Mentre la Regione Lombardia si appresta a dare la sua versione dei fatti circa i tempi necessari per il rilascio delle autorizzazioni formali all'apertura delle 342 farmacie volute dal decreto "Cresci Italia" e per cui era stato aperto un bando di concorso nel 2012, Ordine dei farmacisti e Federfarma dicono la loro prendendo le distanze dalle polemiche sollevate nell'articolo del Corriere della Sera in cui si denunciavano eccessivi ritardi nelle procedure concorsuali che avrebbero finora lasciato scoperto il servizio in molte provincie. «Io credo» spiega a Farmacista33 Andrea Mandelli, presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani «che, come avevo peraltro segnalato in principio di concorso, la metodica adottata era sbagliata. Era prevedibile che avrebbe sicuramente portato a una serie di contenziosi come, di fatto, poi è stato.

Sarebbe stato molto più opportuno, come noi abbiamo segnalato in tutte le sedi, una prova d'esame che avrebbe sicuramente scremato il numero dei partecipanti e che avrebbe permesso poi di valutare i curriculum in maniera più concreta». Secondo Mandelli inoltre, non c'è da stupirsi che in Lombardia si siano avuti più intoppi, dal momento che è la Regione che ha accolto un numero di domande enorme rispetto alle altre realtà. «Vorrei, inoltre, smentire - aggiunge - che esista una qualche "gioia" dei farmacisti per questi ritardi, come si lascia pensare in qualche articolo di giornale, perché le leggi vanno rispettate e non siamo di certo noi a fare alcunché vada in altra direzione. I concorsi devono essere fatti e le farmacie devono essere assegnate. La Regione, per quanto mi risulta, sta lavorando in maniera rapida e puntuale, ma» ribadisce Mandelli «sono le modalità con cui è stato impostato il concorso che lasceranno, anche in prospettiva, una serie di problematiche da risolvere». La Federazione degli ordini, precisa poi Mandelli, denunciò da subito le inadeguatezze di come era stato pensato il concorso e, aggiunge, «non per ostruzionismo, ma perché come esperti del settore ci rendevamo conto delle problematiche che potevano sorgere. Ora la Regione sta lottando per risolverle tutte e credo che siamo alla vigilia di una graduatoria, ma non possiamo dimenticare quanto numerosi fossero i curriculum».

Anche il sindacato solleva la Regione da presunte inadempienze. «Questi concorsi si sono tenuti in tutta Italia e le farmacie si stanno pian piano aprendo» dichiara Annarosa Racca, presidente nazionale e regionale di Federfarma a Farmacista33 «Ma siccome quel concorso era stato pensato male, si è dato seguito ad una serie di ricorsi che hanno rallentato tutto l'iter. Ma anche in Lombardia, dove peraltro le farmacie non mancano certo, se ne apriranno di nuove. Non ho ben chiaro da cosa si sia sollevato tutto questo polverone. Tutto sta andando secondo le normali procedure e in tutta Italia si sta seguendo il percorso dovuto». Quanto alla ventilata penuria di farmacie Racca rassicura: «Farmacie ce ne sono già tante e, con i concorsi, arriveremo a essere una delle nazioni che ne avrà di più. Così ci sarà un servizio farmaceutico ancora più capillare».

Rossella Gemma
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