ott52011
Carcinoma ovarico: dal chmp sì a bevacizumab
Parere positivo del Chmp all'impiego di bevacizumab in prima linea, associato alla chemioterapia standard, nelle donne con carcinoma ovarico in stadio avanzato
Il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) ha espresso parere positivo a favore della combinazione di bevacizumab e chemioterapia standard (carboplatino e paclitaxel) per il trattamento di prima linea dei carcinomi ovarico epiteliale, peritoneale primario o tubarico in stadio avanzato (stadi FIGO IIIB, IIIC e IV). Il carcinoma ovarico è il tumore ginecologico a più elevata mortalità, con circa 140.000 decessi ogni anno nel mondo e sul fronte farmacologico negli ultimi dieci anni non ci sono state grandi novità. L’indicazione si basa sui risultati degli studi di fase III GOG 0218 e ICON7 che evidenziano una maggior sopravvivenza libera da progressione nelle donne sottoposte al trattamento con bevacizumab in combinazione a chemioterapia, seguito da bevacizumab in monoterapia, rispetto alle pazienti sottoposte alla sola chemioterapia. Il parere positivo del Chmp dovrebbe essere seguito dall’autorizzazione della Commissione europea entro fine anno.