Sanità

mar232012

Censis, cresce l’appeal dell’infermiere tra i cittadini

Una professione che piace agli italiani e che secondo il 90% dei cittadini, in un contesto in cui i presidi assistenziali sul territorio dovranno essere sempre di più, giocherà un ruolo fondamentale anche nel futuro. Questo uno dei risultati emersi da una ricerca realizzata dal Censis e promossa dall'Ipasvi (Federazione nazionale collegi Infermieri) che traccia un quadro sulla professione infermieristica. Secondo l’indagine, a valutare come ottima o buona l’assistenza fornita dagli infermieri con cui sono entrati in contatto è il 75,2% degli italiani, con in testa, tra le caratteristiche più apprezzate, le capacità tecnico-professionali (dal 55,6%), la capacità di relazionarsi con pazienti e familiari (51,2%), la cortesia e la gentilezza (44,7%). D’altra parte, in termini di aspettative, i pazienti cercano da questa figura, in particolare, le capacità di favorire la relazione e l'attenzione agli aspetti psicologici e umani (per il 66%). E se già adesso questi professionisti trovano lavoro entro un anno dalla laurea in scienze infermieristiche con una media di 9 su 10, la stima è che nel 2020 ci sarà bisogno, oltre agli attuali 391mila, di 266mila infermieri in più. Una stima che trova conferma anche in quello che pensano gli italiani: il 68,5% degli intervistati ritiene che già oggi il numero di infermieri sia sotto il fabbisogno e che il numero chiuso sia pertanto un errore (61,3% degli italiani).


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