lug292015
Chi usa terapie alternative spesso non ne parla con il medico
Un'indagine condotta da un gruppo di ricercatori della assicurazione americana Kaiser Permanente su oltre 6.000 iscritti che nell'arco di 18 mesi hanno effettuato almeno tre visite ambulatoriali per la gestione del dolore cronico ha rilevato che quasi il 60% ha fatto anche ricorso a un chiropratico o a un agopunturista (o a entrambi), spesso senza mai parlarne con il proprio medico, che da parte sua non chiede. Lo studio, appena pubblicato sull'American journal of managed care, è stato diretto da Charles Elder, responsabile del programma per le medicine complementari e alternative del Kaiser permanente center for health research di Portland, nell'Oregon: «Lo studio conferma che la maggioranza dei nostri pazienti con dolore cronico cerca terapie complementari da affiancare a quelle che forniamo nel contesto delle cure primarie» spiega Elder. «Il problema è che troppo spesso i medici non chiedono nulla su queste terapie, e i pazienti non forniscono spontaneamente le informazioni». Eldere colleghi hanno invitato quasi 50.000 pazienti a compilare un questionario online, ricevendo risposta da 8.264 (16,7%), di cui 6.068 (73,4%, per oltre due terzi donne, con età media di 61 anni) riferivano dolore muscoloscheletrico cronico (mal di schiena, dolori articolari, artrosi, dolori cervicali e cefalea).Tra questi, il 47% ha riferito di aver fatto ricorso per il dolore a un chiropratico, e il 32% all'agopuntura (il 21% a entrambi), mentre il 42% non ha fatto uso né dell'uno né dell'altro. «Vogliamo che i nostri pazienti stiano meglio, per cui dobbiamo chiedere loro se stanno usando approcci alternativi, e quali» conclude Elder. «Se sappiamo che cosa sta funzionando e che cosa no, possiamo fare meglio il nostro lavoro, eventualmente raccomandando un approccio che non è ancora stato provato».
American Journal of Managed Care 2015, vol 21 n 7, Published Online: July 20, 2015