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ott52018

Cistite ricorrente, bere molta acqua è un'efficace strategia antimicrobica

Cistite ricorrente, bere molta acqua è un’efficace strategia antimicrobica
Secondo i risultati di uno studio pubblicato su JAMA Internal Medicine, bere più acqua può rappresentare una strategia antimicrobica efficace per prevenire la cistite ricorrente nelle donne in pre-menopausa ad alto rischio di recidiva che assumono uno scarso volume di liquidi nel corso della giornata. «Spesso si raccomanda una maggiore idratazione come misura preventiva per le donne con cistite ricorrente, ma i dati a supporto sono scarsi. Per questo abbiamo voluto valutare l'efficacia di questo provvedimento sulla frequenza delle cistiti ricorrenti nelle donne in pre-menopausa» dice Thomas Hooton, della University of Miami, in Florida, autore principale del lavoro. I ricercatori hanno studiato per 12 mesi 140 donne con cistite recidivante, con età media di 35,7 anni, che avevano presentato almeno tre episodi nell'anno precedente e che bevevano meno di 1,5 litri di acqua al giorno al basale. Le valutazioni riguardanti assunzione giornaliera di liquidi, idratazione urinaria e sintomi della cistite sono state eseguite al basale, alle visite a sei e 12 mesi e con telefonate mensili. Le partecipanti sono state randomizzate a bere 1,5 litri di acqua al giorno (gruppo di intervento) o nessun altro liquido (gruppo di controllo) in aggiunta al normale consumo di liquidi. L'esito primario era la frequenza della cistite ricorrente nell'arco di 12 mesi, mentre gli esiti secondari includevano il numero di regimi antimicrobici utilizzati, l'intervallo di tempo medio tra gli episodi di cistite e le misure di idratazione urinaria. Complessivamente, si sono verificati 327 episodi di cistite, 111 nel gruppo di trattamento e 216 nel gruppo di controllo. Il numero medio di regimi antimicrobici usati per trattare gli episodi di cistite è stato rispettivamente pari a 1,9 e 3,6 e l'intervallo medio temporale in giorni tra gli episodi di cistite è stato di 142, 8 rispetto a 84,4. Dal basale a 12 mesi, le partecipanti al gruppo di trattamento, confrontate con quelle del gruppo di controllo, presentavano un aumento del volume medio delle urine (1,4 rispetto a 0,1 L) e diminuzione dell'osmolalità delle urine (-402,8 rispetto a -24,0 mOsm/kg).

JAMA Inter Med 2018. doi: 10.1001/jamainternmed.2018.4204 https://jamanetwork.com/journals/jamainternalmedicine/fullarticle/2705079 

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