set92011
Codacons su caso Tbc: i rischi arrivano dai farmaci
Secondo il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori i bambini che dovranno sottoporsi alla terapia antibiotica si esporranno ai rischi degli effetti indesiderati del farmaco
Secondo il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori (Codacons) i bambini che dovranno sottoporsi alla terapia antibiotica per la profilassi contro la tubercolosi si esporranno ai rischi degli effetti indesiderati del farmaco. Lo afferma un comunicato con cui si risponde alle affermazioni del ministro della Salute Ferruccio Fazio secondo le quali non esiste alcuna emergenza Tbc e che non ci saranno conseguenze per i bambini coinvolti nella profilassi. «Evidentemente il ministro non ha ancora letto il bugiardino dell'antibiotico che i bambini risultati positivi ai test sulla Tbc dovranno assumere per diversi mesi» sostiene il presidente Codacons, Carlo Rienzi «altrimenti avrebbe appreso che tra gli effetti indesiderati del farmaco, compaiono: “Neuropsichici: neuropatie periferiche precedute da turbe parestesiche delle estremità specie nei soggetti malnutriti o predisposti; neurite ed atrofia ottica; convulsioni, iperattività, euforia, insonnia, psicosi tossiche con accessi maniacali e deliri. Epatici: anemia emolitica, eosinofilia, agranulocitosi, trombocitopenia, anemia aplastica”». E aggiunge in senso provocatorio: «Dopo aver letto tali informazioni e trattandosi di bimbi nati da pochi mesi, il cui organismo è ancora in fase di formazione, il Ministro se la sentirebbe di fare le stesse affermazioni, qualora tra i bimbi positivi alla Tbc ci fosse anche un suo nipotino?».