Sanità

feb202015

Compliance, Federfarma Modena: no a reminder automatici

Compliance, Federfarma Modena: no a reminder automatici
Il ruolo del farmacista nell'aderenza alla terapia del paziente è fondamentale, ma va gestito in relazione e collaborazione con medici prescrittori e soprattutto con la Asl, attraverso un coinvolgimento diretto della professionalità del farmacista e una presa in carico reale del paziente. Sono queste le ragioni che hanno spinto Silvana Casale, presidente di Federfarma Modena, a respingere la proposta di coinvolgimento nel progetto pilota della società privata Fb Comunication, con sede a Modena, che attraverso un risponditore automatico attiva una telefonata in orari prefissati ai pazienti per chiedere se hanno assunto il farmaco. «Un sistema che non evidenzia in maniera corretta il ruolo del farmacista. Ma soprattutto ritengo che la nostra figura professionale sia davvero essenziale nella aderenza alla terapia, laddove agisca in collaborazione con la Asl e con i medici prescrittori, medici di medicina generale in primis, e laddove si verifichi una presa in carico reale del paziente. Per altro il sistema proposto è oneroso per le farmacie, a cui è richiesta una quota per paziente (che possono versare direttamente o rivalere sul paziente). E anche il collega che è stato coinvolto in provincia - su tutta Italia al momento si parla di una decina di farmacisti attivi - ci ha detto che finora di risultati ne ha visti pochi». Intanto, «come Federfarma sono allo studio alcuni progetti di pharmaceutical care e ci stiamo muovendo con la Asl, al momento alle prese con un avvicendamento nella direzione generale, per attuare l'accordo siglato per l'anno scorso di presa in carico dei pazienti».

Francesca Giani

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