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Politica e Sanità

12 Maggio 2018

Concorrenza, Antitrust: nuovo governo riprenda strada delle liberalizzazioni


L'auspicio è che la nuova legislatura riprenda il sentiero delle liberalizzazioni, aggiustando il tiro su alcune criticità e rispettando l'obbligo della legge annuale. Questo l'appello che l'Antitrust ha rivolto al Parlamento e al governo che si insedierà nella sua relazione annuale con riferimento all'anno 2017. Professioni, sanità, ma anche poste, concessioni, diritti d'autore, sono i settori su cui si concentrano le attenzioni dell'Antitrust nella segnalazione annuale dell'attività 2017 consegnata alle Camere: settori oggetto per altro della legge della Concorrenza ma su cui successivi interventi legislativi, tra cui la Legge Lorenzin, il Decreto Fiscale e la legge Bilancio, hanno riportato indietro in alcuni casi la situazione. E qui parte l'invito al prossimo Governo per riprendere un percorso verso le liberalizzazioni.

Anche perché la legge Concorrenza (intervento che avrebbe dovuto essere annuale) nel lungo iter di approvazione ha perso per strada, secondo il punto di vista dell'Antitrust, molte delle spinte liberalizzatrici. E per altro, continua, mancano ancora molti decreti attuativi. Tra i punti presi in considerazione nella Relazione, stando a quanto emerge dalle Agenzie, ci sono anche le professioni: a non andare giù all'Antitrust sono la nuova disciplina sull'equo compenso, nonché il riordino delle professioni sanitarie contenuto nella legge Lorenzin, con la creazione di nuovi Ordini. Per quanto riguarda il settore farmacie, si apprende da voci interne alla categoria che, dopo l'approvazione della legge sulla concorrenza, sono continuate le audizioni delle varie componenti della professione e a emergere da questi incontri sarebbe anche l'intenzione da parte dell'Antitrust di riprendere alcune proposte pro liberalizzazione che non avevano trovato posto nella Legge Concorrenza di agosto 2017, intenzione confermata nella relazione. Insomma, «tra passi indietro e cambiamenti che non sono arrivati» scrive il Sole «sono troppi i settori coinvolti per non pensare a una cronica difficoltà a legiferare a favore del mercato». Da qui l'appello dell'Antitrust a Governo che si insedierà: riprendere la strada delle liberalizzazioni.


Francesca Giani

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