set52016
Concorso farmacie, aperture in E. Romagna. Le titolari: giusta legge su cotitolarità
Tra le prime farmacie aperte in Emilia Romagna con il concorso straordinario Monti, il primo di settembre è stata inaugurata anche la farmacia San Pietro a San Pietro in Trento, in provincia di Ravenna, contestualmente alla già annunciata apertura della sede del Lido di Adriano (cfr.
Farmacista33 30 agosto), nella medesima provincia. Due nuove sedi, due differenti situazioni e punti di vista dalle quali osservare i problemi che hanno caratterizzato questo concorso.
Per quanto riguarda il discusso tema della cotitolarità hanno le idee chiare le due farmaciste del presidio di San Pietro: «A parità di punteggio, molti colleghi insistono nel tentativo di prendere più presidi ma moralmente non è corretto - spiega a Farmacista33
Marina Caravaggi - l'arte di accontentarsi è una bella cosa, il posto che abbiamo vinto è piccolo e non ci sono particolari aspirazioni se non quella di lavorare serenamente, un elemento da non sottovalutare in questo contesto storico-economico». Le due dottoresse avevano vinto anche una seconda sede in un'altra regione, ma avevano già deciso di rinunciarvi per mettere su il più vicino presidio romagnolo: «Eravamo in graduatoria anche in Toscana, ci hanno chiamato dicendo che saremmo state o nel secondo o nel terzo giro - spiega
Maria Clelia Turci - ma per noi non è un problema che l'Emilia Romagna abbia messo dei paletti sul cumulo di più autorizzazioni in una sola persona, è giusto così».
Nell'assegnazione definitiva delle sedi molti dei ritardi sono stati causati da ricorsi al Tar relativi proprio alla vincita di più sedi. Inoltre, in merito ai più recenti ritardi nella comunicazione della concessione via Pec «a noi non ha creato particolari disagi - afferma Turci - ma per i colleghi che hanno vinto un presidio in zone di mare è chiaro che perdere la stagione ha creato maggiore danno».
L'apertura della nuova sede, che coprirà un bacino di circa 900 abitanti, era stata fortemente voluta dalla popolazione che aveva anche indetto un comitato di cittadini affinché venisse inserita in pianta organica. «La popolazione ha manifestato affetto e gioia di vedere accolta una loro esigenza, la farmacia dei servizi e del territorio si rispecchia in questa cosa - commenta Caravaggi - proprio per questo motivo sabato faremo un brindisi propiziatorio di inaugurazione aperto a tutti, abbiamo aperto con tanto aiuto da parte dell'Asl e dell'Ordine dei farmacisti. La semplificazione di cui tanto si parla di fatto non è che ci sia proprio stata, il percorso è faticoso, ma mettendo insieme pazienza ed esperienza abbiamo trovato il modo di costruire un posto accogliente».
Le dottoresse Caravaggi e Turci, rispettivamente 20 e 40 anni di esperienza lavorativa alle spalle, hanno voluto sottolineare quanto si siano sentite fortunate a poter accedere al concorso che «è un concorso per i giovani - afferma Turci - noi da quella che sarebbe stata la 99esima posizione siamo slittate oltre alla 160esima solo per questioni di età, ed è bene che sia così perché lo spirito del concorso era quello di dare lavoro ai giovani. Siamo più che contente di aver trovato comunque un posticino. Questo era un concorso nato per favorire l'occupazione giovanile, poi come ogni bella iniziativa c'è anche chi già aveva e ha provato a sfruttarlo per lucrare».
Attilia Burke