set82016
Concorso Lazio, sulle assegnazioni l'ombra dei ricorsi su sedi e graduatoria
La Regione Lazio sta procedendo con l'assegnazione delle nuove sedi farmaceutiche del concorso straordinario: le determine sono state firmate dal direttore regionale dell'Assessorato alla Salute e alle Politiche Sociali
Vincenzo Panella e ai Comuni e alle prefetture interessati è stato inviato l'elenco degli assegnatari che ora avranno sei mesi di tempo per avviare l'attività. Tuttavia, le nubi di incertezza che hanno accompagnato il tortuoso cammino che porta all'apertura dei nuovi presidi non si diradano ancora del tutto. Se la sorte delle sedi di Latina verrà definitivamente decisa a fine ottobre, rimane in ballo ancora un ricorso di alcuni concorrenti sulla graduatoria che verrà discusso a febbraio 2017. Lo spiega a Farmacista33 il delegato regionale Fofi e presidente dell'Ordine dei farmacisti di Latina
Roberto Pennacchio: «Il 20 ottobre si discuterà al Consiglio di Stato la legittimità delle decisioni prese dalla Giunta sulle sedi di Latina. Nel momento in cui un vincitore di sede, fatto l'interpello, dovesse accettarne una gravata da ricorso, presumo che la Regione aspetterà l'esame del Consiglio di Stato prima di rilasciare la concessione governativa». Difficile, invece, ipotizzare come districarsi dalla ancora più complessa questione del secondo ricorso: «Alcuni concorrenti hanno fatto ricorso sulla graduatoria perché ritengono di non aver avuto la giusta valutazione dei titoli e questo verrà discusso a febbraio. Se i ricorsi venissero accolti sarebbe necessaria una rivisitazione della graduatoria, ma a quel punto le concessioni governative saranno già state rilasciate. Non so come si comporterà la Regione con questo secondo ricorso».
Si ricorda che nel 2013 con 2 sentenze del Tar di Latina, l'istituzione delle 7 sedi viene annullata. Tuttavia, le sentenze vengono impugnate, esiste dunque la possibilità che il Consiglio di Stato possa riammettere queste sedi nel sistema concorsuale del Lazio. Nel frattempo, però, nonostante il giudizio di appello pendente, la Regione Lazio, con un provvedimento del 26 febbraio 2016 dà corso all'interpello per 274 sedi farmaceutiche comprese le 7 di Latina. A questo punto, un farmacista di Latina fa ricorso al Tar e ottiene la sospensione della determinazione della Regione Lazio che aveva istituito le sedi, tutte quante. Infine, a pochi giorni dall'ordinanza di sospensione (9 giugno) arriva la sentenza del Tar Lazio-sezione di Latina, che ordina alla Regione Lazio di rispettare il precedente giudizio con cui erano state annullate le 7 sedi nel comune di Latina. Tra i vari fattori di potenziale e ulteriore rallentamento i controlli antimafia chiesti in seguito a denunce da parte di dirigenti della Regione.
A riferirlo era stato il presidente
Nicola Zingaretti, le cui richieste sono state però bocciate dalla Prefettura, secondo la quale, stando a quanto riporta il Sole24ore, «lo scopo del concorso bandito dalla Regione è quello di formare una graduatoria per l'assegnazione delle sedi farmaceutiche di nuova istituzione e delle sedi vacanti. Vincerlo, dunque, non dà di per sé titolo all'esercizio dell'attività, che è conferito tramite autorizzazione comunale. Pertanto, soltanto in quella fase potranno essere attivate le verifiche antimafia. [...] Nel novero degli adempimenti necessari all'ottenimento dell'autorizzazione per l'apertura di una farmacia, uno riguarda proprio il possesso del certificato antimafia da parte del titolare».
Attilia Burke