Sanità

lug22015

Conferenza Regioni, dimissioni di Chiamparino e intesa sui tagli al centro

Conferenza Regioni, dimissioni di Chiamparino e intesa sui tagli al centro
Un ordine del giorno molto corposo quello della conferenza delle regioni e della conferenza Stato regioni di oggi. A partire dall'intesa per definire i tagli dalla legge di stabilità e dalle dimissioni che Sergio Chiamparino, presidente della Conferenza, come aveva già anticipato, intende formalizzare. Una decisione legata alla tornata elettorale di fine maggio, che rende necessario il rinnovamento dell'ufficio di presidenza e del coordinamento delle Commissioni, anche alla luce del fatto che, Stefano Caldoro, vicepresidente, non è stato rieletto. Ma sono anche, aveva detto Chiamparino, «dimissioni sostanziali»: «sono cambiati gli equilibri» e in ogni caso «sono disponibile per la rielezione ma sulla base di un mandato politico-istituzionale forte». Nella seduta del 30 luglio verranno eletti i nuovi vertici - presidente, vicepresidente e coordinatori delle Commissioni - ma fino a quella data i vecchi rimarranno in carica. Per quanto riguarda l'intesa sui tagli della Stabilità non è ancora chiaro se si chiuderà o se, secondo qualche indiscrezione circolata nei giorni scorsi, verrà rimandata alla conferenza unificata del 9 e al momento, secondo quanto aveva detto Chiamparino, a margine della precedente conferenza, le ipotesi sono per una limatura al capitolo sulla farmaceutica, che potrebbe riguardare la misura sulla revisione del prontuario. Tra gli altri temi al centro delle conferenze anche la mobilità sanitaria.

Francesca Giani

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