Sanità

ott192018

Consiglio nutrizionale al centro della farmacia del futuro. Afen: serve norma chiara

Consiglio nutrizionale al centro della farmacia del futuro. Afen: serve norma chiara
Chiedono una normativa chiara e certa i farmacisti esperti di nutrizione, che dia loro liceità nel dare consulenze in ambito nutrizionale, senza incorrere in sanzioni o in denunce da parte di iscritti ad altri ordini professionali. Lo hanno ribadito a FarmacistaPiù nella tavola rotonda dal titolo "Il farmacista-nutrizionista: le conoscenze, le competenze, la professione ed il riconoscimento negato". «Ci sembra paradossale che il farmacista non possa svolgere l'attività di nutrizionista nell'ambito della prevenzione» afferma Francesco D'Amore, presidente Associazione Farmacisti Esperti in Nutrizione Afen, «anche perché la prevenzione ha un effetto positivo sui costi sanitari». Inoltre, ha sottolineato, «se parliamo di consulenza, di fatto non c'è nessuna norma che vieta al farmacista di mettere per iscritto il consiglio, fermo restando che la patologia resta ambito di competenza medica». E va dritto al punto: «Quello che chiediamo al Ministero della Salute e alla Federazione degli Ordini è che venga redatta una normativa chiara, per avere mandato di operare con tranquillità nell'ambito delle nostre competenze". Oggi il farmacista sia nel percorso universitario, sia con specializzazioni e master può acquisire competenze in ambito nutrizionale utili per i clienti della farmacia nell'ambito del consiglio sullo stile di vita e sulla prevenzione a lungo termine di patologie croniche. «Nel futuro della farmacia il consiglio e la consulenza saranno al centro - aggiunge D'Amore - e ogni farmacista è naturalmente portato ad approfondire tematiche diverse, dalla galenica, alla dermocosmesi. La nutrizione è uno di questi temi, e spero che un giorno queste competenze specifiche possano essere riconosciute anche economicamente».

Ad oggi, ricorda l'Afen, sono riconosciute competenze nel settore nutrizionale a medici, farmacisti, biologi e dietisti, secondo quanto riportato dalla sentenza n.20281/17 del 28.04.2017, che ha affermato un importante principio: "... l'individuazione dei bisogni alimentari dell'uomo attraversi schemi fissati per il singolo con rigide previsioni e prescrizioni, se non è esclusiva del medico biologo, può competere in via concorrente ad altre categorie professionali per le quali è comunque prescritta l'acquisizione di una specifica abilitazione, quali medici, farmacisti, dietisti, fatta salve le competenze stabilite nelle normative di settore, ma mai, per le ricadute in termini di salute pubblica, essere esercitate da persone che siano prive di competenza in tema sanitario". A parte questa sentenza manca legge che chiarisca i termini dell'attività del farmacista-nutrizionista. L'argomento verrà ripreso nel III Congresso Nazionale dal titolo "Ruolo del Farmacista esperto in nutrizione nella prevenzione e nel controllo del sovrappeso e delle patologie metaboliche correlate", che pur di impronta prettamente scientifica vedrà la presenza di rappresentanti di Fofi e Federfarma. Il congresso si terrà a Riccione (RN), nei giorni 20-21 ottobre 2018.

Chiara Romeo
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