feb72013
Contraccezione d’emergenza e obiezione: si riapre la discussione in GB
Tutti i farmacisti nel Regno Unito e in Irlanda dovrebbero essere tenuti a dispensare i contraccettivi ormonali d’emergenza, indipendentemente dal loro credo morale o religioso. È l’opinione argomentata in un articolo appena pubblicato sul Journal of medical ethics, scritto da un gruppo di accademici del dipartimento di Farmacia dell’university of Hertfordshire, Hatfield, in Gran Bretagna e della scuola di Farmacia del Royal college of surgeons di Dublino, in Irlanda. Secondo gli studiosi la “clausola di coscienza” riconosciuta dal General pharmaceutical council (GPhC) e dalla Pharmaceutical society irlandese (Psi), che permette al farmacista di non dispensare il medicinale richiesto a condizione di indirizzare il paziente verso un’altra farmacia dove lo possa ottenere non è universalmente applicabile. Può accadere che un farmacista rifiuti la contraccezione d’emergenza in una zona rurale dove il paziente potrebbe non avere alternative accessibili entro le 72 ore. Anche se il GPcC nella sua guida alla professione sollecita gli obiettori a valutare molto bene, prima di accettare un posto di lavoro, la zona in cui si trova e la vicinanza di altri esercizi, nell’ottica che «mettere l’interesse del paziente per primo è la priorità professionale che tutti i farmacisti devono avere», dice Duncan Rudkin, chief executive di GPhC, e «ogni farmacista ha la responsabilità di assicurare che i suoi principi personali non incidano negativamente sui pazienti». Tuttavia per gli autori dell’articolo la clausola è un ingiusto “scarico di responsabilità” attraverso il quale il professionista rispetta la propria coscienza, mentre il paziente subisce «la vergogna di sentirsi moralmente giudicato». Per non parlare dell’incoerenza di un tale espediente: chi non ritiene etico che il paziente assuma un certo farmaco dovrebbe rifiutarsi anche di fornire informazioni su come procurarselo. Prime polemiche ora che il GPhC ha in programma per il 2013-14 una revisione dei suoi standard di condotta, etica e comportamento.