Sanità

gen292020

Coronavirus cinese: contagi superano quelli della Sars. Task force: seguite linee guida Oms

Coronavirus cinese: contagi superano quelli della Sars. Task force: seguite linee guida Oms

I casi di contagio del nuovo coronavirus cinese hanno superato quelli relativi alla Sars degli anni 2002-2003. Gli esperti sconsigliano viaggi nelle zone interessate dall'epidemia, mentre iniziano le procedure di rimpatrio dei connazionali

Con 5.974 casi annunciati dalla Commissione sanitaria nazionale cinese, il coronavirus (2019-nCoV), il nuovo virus che dall'inizio dell'anno si è diffuso in Cina, in particolare nella città di Wuhan, ha superato i contagi della Sars (5.327, dati Oms). Sul numero di decessi invece, sono 132 i casi fino ad ora imputabili al coronavirus di Wuhan contro i 349 legati alla Sars. Intanto le autorità di Pechino fanno sapere di aver chiuso scuole e università fino a giorno da stabilirsi, consigliando a tutti i cittadini di evitare i viaggi all'estero; mentre Hong Kong ha bloccato i treni e i traghetti diretti verso la terraferma. In corso di giornata è giunta la comunicazione dal ministero della Salute che "al momento tutti i casi sospetti segnalati in Italia si sono rivelati negativi ai test per il coronavirus 2019-nCoV".

Operazioni di rimpatrio. No a viaggi in Cina

Gli altri paesi, tra cui l'Italia, stanno predisponendo i rimpatri dei connazionali, e l'Unione europea ha attivato il meccanismo di protezione civile e cofinanzierà il trasporto aereo di chi vorrà essere rimpatriato. È previso un primo volo da Parigi per domani che dovrebbe imbarcare 250 francesi, mentre altri 100 cittadini di altre nazionalità salirebbero su altro aereo in settimana.
«Stiamo facendo il massimo per fare il prima possibile - ha spiegato il capo dell'Unità di crisi della Farnesina Stefano Verrecchia -. Per attivare questo tipo di trasferimento ci sono ancora procedimenti da attuare che non dipendono interamente da noi, è necessaria l'autorizzazione delle autorità cinesi, che ancora non è ancora arrivata».
Sulla possibilità di partire o meno per la Cina invece, si è espresso il virologo Roberto Burioni affermando: «Numerosi sono quelli che mi chiedono se annullare o meno un viaggio e io noto in voi la speranza che io vi dica che potete andare tranquillamente. Purtroppo, non è così. Viaggi nei luoghi interessati dall'epidemia sono tassativamente sconsigliati. Ripeto, tassativamente e senza eccezioni».

Task-force coronavirus: mette in atto linee guida Oms

L'Organizzazione mondiale della sanità, pur avendo alzato il livello di rischio, ha invitato alla calma la comunità internazionale complimentandosi con il governo cinese per la gestione dell'epidemia. I numeri del contagio negli altri Paesi sono ancora contenuti rispetto a quelli registrati in Cina: circa 50 in 8 paesi dell'Asia, Canada, Stati Uniti, Australia, Giappone, Francia e Germania. Il caso tedesco ha alimentato le preoccupazioni per via della resistenza del virus alle lunghe distanze, essendo il primo contagio da uomo a uomo sul suolo europeo; mentre in Francia è stato segnalato il quarto caso: un anziano turista cinese proveniente da Hubei in gravi condizioni.
Questa mattina inoltre, si è riunita la task-force coronavirus 2019-nCoV del Ministero della salute per prendere in esame le linee guida sul virus diffuse dall'Organizzazione mondiale della sanità, e constatando - come si legge nel comunicato ufficiale - che "le misure messe in atto nei giorni scorsi dall'Italia erano pienamente rispondenti a quanto indicato dall'Oms".
In merito l'Istituto superiore di sanità ha riferito di un imminente incontro nella sua sede tra esperti dell'Istituto, virologi, società scientifiche e tutti i professionisti coinvolti, per valutare le linee guida Oms e per confrontarsi sull'evoluzione scientifica del nuovo coronavirus.
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