gen182017
Cortisonici e potenziatori terapia Hiv, interazione a rischio
L'agenzia del farmaco britannica Medicines and Healthcare products Regulatory Agency (Mhra) ha pubblicato un avviso rivolto agli operatori sanitari sul rischio di interazione tra corticosteroidi e cobicistat o ritonavir, potenziatori della terapia antiretrovirale standard utilizzata nei pazienti infetti da virus dell'immunodeficienza umana 1 (HIV-1). L'assunzione contemporanea andrebbe evitata perché aumenta il rischio di soppressione surrenalica.
I potenziatori riescono a prolungare e ampliare l'attività dei farmaci anti-AIDS inibendo l'attività del gruppo enzimatico CYP3A della famiglia del citocromo P450. Lo stesso accade con il cortisone. Una revisione europea ha identificato 8 casi, di cui uno oggetto di un rapporto, in cui la presenza di una formulazione contenente il potenziatore farmacocinetico cobicistat ha portato a un aumento del livelli plasmatici sistemici del corticosteroide assunto per via inalatoria (per esempio fluticasone), intranasale, orale (budesonide) o intra-articolare (triamcinolone).
Le reazioni avverse più comuni sono state: insufficienza e soppressione corticosurrenalica e sindrome di Cushing.
L'impiego a lungo termine, da 9 mesi a un anno, è stato identificato come un ulteriore fattore di rischio per questa interazione. Nell'aggiornamento delle avvertenze dei prodotti contenticobicistat si segnala la necessità di porre attenzioni alle potenziali reazioni avverse dovute a un aumento dei livelli sistemici di corticosteroidi, di attivare un appropriato monitoraggio dei pazienti e di considerare alternative a minor rischio di interazione, ove possibile. Lo stesso aggiornamento è stato previsto per i prodotti contenenti derivati del cortisone, a esclusione dei preparati per uso cutaneo.
Nel 2016 sono stati anche pubblicati 26 rapporti UK Yellow Card di interazione tra triamcinolone e ritonavir: 18 reazioni con comparsa di sindrome di Cushing o aspetto Cushingoide, e 17 di soppressione surrenalica. Le informazioni per le formulazioni iniettabili che contengono triamcinolone sono state aggiornate di conseguenza.
Perché interessa il farmacista: l'infezione da HIV da patologia progressiva e letale si è trasformata in patologia cronica. Ciò comporta indubbi vantaggi ma anche il pericolo di interazione con medicinali di uso comune, come i cortisonici, e le terapie per ridurre la carica virale
Marvi Tonus
Farmacista, giornalista