mar312020
Covid-19, candidati vaccini: cinque in fase preclinica e uno in studio di fase 1
Avviati in Italia i test preclinici di cinque vaccini contro il nuovo coronavirus, risultati attesi per maggio. Intanto Johnson & Johnson annuncia uno studio clinico di fase 1 per un altro candidato vaccino
Partiti in Italia i test preclinici di cinque
vaccini contro il nuovo coronavirus, i risultati sono attesi per metà maggio mentre la sperimentazione sull'uomo potrebbe partire in autunno. Ad annunciarlo
Luigi Aurisicchio amministratore delegato di Takis, azienda biotech che condurrà i test.
I vaccini sono stati ottenuti a partire dai frammenti del materiale genetico del virus e si basano su diverse regioni della proteina S (o Spike = punta, artiglio), che il SarsCoV2 utilizza per aggredire le cellule del sistema respiratorio umano e penetrare al loro interno.
I test, autorizzati dal Ministero della Salute, verranno condotti su topi e prevedono una prima iniezione e un richiamo. I risultati saranno poi analizzati dalla Takis e dall'Istituto Spallanzani: ""Selezioneremo quello che si dimostrerà più potente nell'indurre anticorpi anti-Covid 19", ha dichiarato Aurisicchio.
Per tutti i cinque vaccini verrà utilizzata la tecnologia elettroporazione, che consiste nell'iniezione nel muscolo seguita un brevissimo impulso elettrico che facilita l'ingresso del vaccino nelle cellule e attiva il sistema immunitario.
Candidato vaccino in studio clinico di fase 1
Intanto da Johnson & Johnson arriva l'annuncio di un altro candidato vaccino contro Covid-19, i cui studi clinici di fase 1 sull'uomo potrebbero essere avviati già a partire da settembre. Il Gruppo ha selezionato il miglior candidato vaccino tra i prototipi risultanti dalle ricerche su cui lavora da gennaio 2020, e grazie ad una nuova partnership con l'ente Biomedical Advanced Research and Development Authority (Barda) ha assunto l'obiettivo di provvedere alla fornitura a livello globale di più di un miliardo di dosi di vaccino.
Johnson & Johnson anticipa che i primi lotti di vaccino potrebbero essere disponibili per l'uso nei primi mesi del 2021, un arco di tempo notevolmente accelerato rispetto alle tipiche procedure di sviluppo che richiedono un certo numero di fasi di ricerca, che vanno da 5 a 7 anni, prima che un candidato sia considerato per l'approvazione.
I team di ricerca in collaborazione con Beth Israel Deaconess Medical Center che fa parte della Harvard Medical School, hanno costruito e testato diversi candidati vaccini usando la tecnologia AdVac® di Janssen. Grazie alle collaborazioni con scienziati appartenenti a diverse istituzioni accademiche, i prototipi di vaccino sono stati testati per identificare quelli più promettenti nel produrre una risposta immunitaria nei test preclinici.
"Il mondo sta affrontando una urgente crisi legata alla salute pubblica" ha dichiarato
Alex Gorsky, presidente e Chief Executive Officer, Johnson & Johnson, "e noi ci impegniamo a fare la nostra parte per realizzare un vaccino contro Covid-19 alla portata di tutti e renderlo disponibile a livello mondiale il più velocemente possibile. Johnson & Johnson è ben posizionata grazie alla sua combinazione di expertise scientifico, capacità operativa e forza finanziaria ed è quindi in grado di mettere a disposizione tutte le sue risorse, in collaborazione con altri partner, per accelerare la battaglia contro questa pandemia".
"Apprezziamo moltissimo la fiducia e il sostegno del governo statunitense per gli sforzi da noi profusi in ambito R&S" ha aggiunto
Paul Stoffels, Vice President dell'Executive Committee e Chief Scientific Officer Johnson & Johnson. "Il team globale di Johnson & Johnson ha intensificato i propri processi di ricerca e sviluppo a livelli mai visti, e i nostri team lavorano incessantemente insieme a Barda, nostro partner scientifico, e con le autorità sanitarie mondiali. Siamo molto contenti di aver identificato un candidato vaccino tra i prototipi nati dalle ricerche su cui lavoriamo da gennaio. Ci stiamo muovendo con una tempistica accelerata verso gli studi clinici di Fase 1 sull'uomo, che effettueremo al massimo entro settembre 2020 e, sostenuti dalla capacità produttiva mondiale che stiamo aumentando parallelamente a questi studi clinici, prevediamo di avere un vaccino pronto per l'emergenza all'inizio del 2021".
Barda e Johnson & Johnson inoltre, hanno esteso la loro collaborazione anche per accelerare il lavoro attuale di screening delle banche dati molecolari antivirali, comprese le molecole di altre aziende farmaceutiche, per accelerare la scoperta di potenziali terapie contro Covid-19.