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28 Aprile 2021

Covid-19. Fatturato, Dpc, ricetta dematerializzata: ecco l’impatto della crisi sulle farmacie


Sono stati diversi gli impatti della crisi sanitaria sulle farmacie, visibili anche sul fatturato complessivo che nel 2020 ha fatto registrare una flessione del -2%

Diversi sono stati gli impatti della crisi sanitaria sulle farmacie e, non da ultimo, questi sono visibili sul fatturato complessivo, che nel 2020 ha fatto registrare una flessione del -2%, con un con -2,9% nei farmaci con Ricetta (fascia A e C) e - 0,4% per farmaci senza ricetta e cosiddetto mercato commerciale. Ma a essere cambiato è anche il mix dei canali distributivi, con una Dpc che vede una crescita del 11,6%. Sono questi alcuni dei dati messi in luce dal Rapporto sulla farmacia italiana 2020-2021 di Federfarma, pubblicato sul proprio sito. A emergere anche come il 50% delle farmacie sia gestito sotto forma di ditta individuale, un dato che si è ridotto rispetto al 59% del 2018.

La crisi sanitaria impatta sul fatturato, con un calo complessivo del -2%

Un primo focus messo in rilievo dal Rapporto riguarda il fatturato delle farmacie che nel 2020 risulta "composto per circa il 58% da farmaci con ricetta di fascia A e C (era il 58,9% nel 2018). Tale quota di fatturato è in calo già da alcuni anni, soprattutto a seguito dei tagli apportati alla spesa farmaceutica convenzionata e alla diffusione dei medicinali equivalenti. Ma nei mesi dell'emergenza sanitaria si è registrato un calo di fatturato che si è esteso anche al settore commerciale. Il calo complessivo, nel 2020, rispetto al 2019, è stato di quasi il 2%, a fronte di un rilevante incremento dei costi di gestione derivante dalla necessità di fare fronte alle misure di sicurezza dettate dalla pandemia. In particolare, il fatturato totale è stato di 23,625 miliardi di euro, di cui 13,6 relativo alle ricette di fascia A e C - segnando un -2,9% rispetto al 2019 - e di 10 miliardi per il senza ricetta e mercato commerciale, con un -0,4% (Dati Iqvia). In questo comparto, nel 2018, lo scostamento rispetto all'anno precedente aveva segnato un +2,1%. A ogni modo, le confezioni vendute, nel 2020, sono state 2,4 miliardi, tra farmaci e mercato commerciale, con un - 1,7% risetto al 2019. I farmaci senza ricetta hanno fatto registrare un -6,3%, mentre il parafarmaco un +9,8%". Quanto al prezzo medio dei farmaci a carico del Ssn erogati in farmacia in regime convenzionale "eÌ passato da 11,85 euro del dicembre 2010 a 9,46 euro di dicembre 2020". In generale, "il prezzo medio dei medicinali a brevetto scaduto inseriti nelle liste di riferimento, che rappresentano oltre l'83% delle confezioni Ssn, è di 7,68€; quello dei farmaci ancora coperti da brevetto (meno del 17% del totale Ssn) di 18,34€".

Cresce la distribuzione per contro a fronte di una contrazione della diretta

Ma un ulteriore impatto della pandemia, secondo quanto scrive Federfarma nel Rapporto, lo si evince dai dati sui canali distributivi: "la spesa per farmaci acquistati dalle Asl nel 2020 ha raggiunto i 13,2 miliardi di euro, in calo rispetto al 2019 (13,5 miliardi). Significativo l'incremento della distribuzione per conto (+11,6%), a fronte della contrazione della distribuzione diretta, da mettere in relazione con l'ampliamento dei farmaci erogati in farmacia nell'emergenza sanitaria". Nel dettaglio, "il canale ospedaliero nel 2020 totalizza un mercato di 10,2 miliardi di euro, con 5,2 relativi alla distribuzione diretta e 5 ai consumi interni. Il dato complessivo risulta in flessione del -5,7% rispetto all'anno prima, in cui il totale era stato di 10,8 miliardi di euro. Per quanto riguarda il mercato della Dpc, invece, si registra, appunto, un +11,6%, per un totale di 3 miliardi di euro, contro i 2,7 del 2019 e i 2,4 del 2018. La media italiana vede distribuiti in Dpc un numero farmaci pari a 51,6 milioni, con Regioni come la Toscana e la Campania in cima alla classifica. Il prezzo medio dei farmaci in Dpc è di 53 euro, con oscillazioni che vanno dai 35 e 40 euro rispettivamente di Emilia Romagna e Toscana ai 74 e 68 euro di Lazio e Puglia".

E-pharmacy, ricetta dem e tracciabilità i valori aggiunti della farmacia

L'altro capitolo particolarmente impattato dalla pandemia è la cosiddetta e-pharmacy: in termini di informatizzazione, "grazie all'impegno delle farmacie la ricetta elettronica costituisce ormai oltre il 91% del totale ricette a livello nazionale. Durante l'emergenza sanitaria, grazie alla dematerializzazione del promemoria, i cittadini hanno potuto ritirare i farmaci necessari in farmacia comunicando solamente il Nre e il codice fiscale. Inoltre, è stata garantita la tracciabilità di test sierologici e tamponi rapidi così come delle vaccinazioni" dove e nelle modalità in cui queste sono possibili. In relazione alla telemedicina, "nel 2020, in piena emergenza sanitaria, sono state erogate oltre 140.000 prestazioni attraverso l'erogazione dei servizi realizzati da Federfarma/Promofarma in collaborazione con la società HTN. Nel dettaglio, sono stati effettuati oltre 85.600 elettrocardiogrammi, 22.000 monitoraggi della pressione arteriosa e 33.000 monitoraggi tramite holter cardiaco". Infine, nel periodo "del Lockdown, tra marzo e maggio 2020, per quanto riguarda la consegna farmaci a domicilio il numero di chiamate al numero verde gestito da Federfarma è arrivato a 60.000 a settimana".

Lo spaccato sulla gestione delle farmacie

Un altro dato interessante riguarda la gestione delle farmacie: secondo i dati del Rapporto "il 50% delle farmacie è gestito sotto forma di ditta individuale: il proprietario è un singolo farmacista. Questo dato era il 59% nel 2018. Il restante 50% appartiene a società di farmacisti. I titolari di farmacia e i soci di società titolari di farmacia sono complessivamente oltre 22.500 (dati Enpaf al 31 dicembre 2020): il 55% è costituito da donne, l'età media è di 56 anni. Nel 2018 erano circa 21mila. A ogni modo, vi sono poi 421 farmacisti associati in partecipazione e 2.276 farmacisti collaboratori di impresa familiare. L'età media è 48 anni. In generale le farmacie contano su 88mila lavoratori complessivi (dati Sose e Enpaf): i dipendenti sono 65.500 (62mila nel 2018) e tra questi i farmacisti collaboratori sono 48mila, di cui l'80% donne (46mila nel 2018). La media di farmacisti per farmacia è di 3,8".

Francesca Giani

TAG: FARMACIA, FARMACIE, DISTRIBUZIONE PER CONTO, COVID-19

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