set192013
Cresce la sensibilità al dolore e cala l’analgesia con la codeina
L’assunzione troppo frequente di forti dosi di codeina può, nel tempo, aumentare la sensibilità al dolore e non riuscire a fornire lo stesso sollievo che si ottiene con la morfina. È quanto emerso dai risultati di uno studio, di scienziati della Discipline of pharmacology all’università di Adelaide in Australia, presentati all’International Headache Congress 2013 negli Stati Uniti. «l’utilizzo di codeina non è controllato come quello della morfina, e infatti la codeina tra gli antidolorifici forti è quello più ampiamente utilizzato in tutto il mondo» ha spiegato Paul Rolan dell’università di Adelaide ed esperto di cefalee al Royal Adelaide hospital. I ricercatori australiani hanno prima condotto una serie di test sui topi per confrontare l’effetto di iperalgesia (maggiore sensibilità al dolore) e allodinia (dolore provocato da stimoli non lesivi) della codeina rispetto alla morfina. È risultato che il livello di iperalgesia indotto era il medesimo sia con codeina che con morfina, con la codeina però era decisamente inferiore l’effetto analgesico rispetto alla morfina. La codeina è molto utilizzata per la cura del mal di testa e sembra che proprio in questi casi i pazienti si siano lamentati che, in seguito ad uso regolare di codeina, i mal di testa erano peggiorati. Jacinta Johnson, dell’university di Adelaide tra gli autori dello studio, così spiega i riscontri «la sensibilità al dolore è un grosso problema nei pazienti che assumono oppiodi perché può aumentare al crescere della dose assunta, così che non si raggiunge mai il livello di sollievo necessario. Sul lungo periodo questo meccanismo finisce per peggiorare la situazione piuttosto che migliorarla. Siamo convinti che questo sia un problema in particolare per i pazienti con mal di testa, che sembrano più sensibili a questo effetto».