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Politica e Sanità

21 Maggio 2015

Cup in parafarmacia: a Lucca siglato accordo, in Lombardia si pensa a legge regionale


Cresce il numero di parafarmacie che erogano il servizio Cup grazie a convenzioni locali. Dopo l'accordo con l'Area vasta Emilia Romagna, arriva anche la firma di un protocollo di intesa con la Usl 2 di Lucca, ma non sono escluse altre aperture di dialogo a livello regionale, come per esempio in Sicilia dove ieri si è svolto un incontro per la fattibilità di una convenzione o in Lombardia dove c'è una proposta di legge regionale per estendere Cup e servizi aggiuntivi anche alle ýparafarmacie. A dare un quadro aggiornato è Davide Gullotta, presidente Fnpi, la Federazione che rappresenta i titolari di parafarmacia, confermando l'accordo a Lucca segnalato dalla stampa locale, nato da una richiesta della Usl 2 di Lucca e, come si legge nel documento, «dall'interesse di sviluppare una rete diffusa di centri di prenotazione per agevolare ulteriormente l'accesso al Cup da parte dei cittadini». Gullotta fa sapere a Farmacista33 che «ci sono state molte dichiarazioni di impegno e di disponibilità da parte delle istituzioni a portare non solo il Cup, erogato gratuitamente per la Asl ma anche di altri servizi. L'ultima arriva dall'Assessorato alla sanità della Sicilia che in un incontro che abbiamo avuto ieri ha dato la disponibilità per valutare una convenzione anche per il servizio di ritiro dei referti. Aperture anche in Lombardia» prosegue Gullotta «dove Fabio Altitonante, Consigliere Regionale della Lombardia per Forza Italia, componente delle commissioni Territorio e Infrastrutture, Sanità e Politiche sociali, si è speso per avviare una proposta di legge regionale che preveda di estendere i servizi aggiuntivi affidati alle farmacie anche alle ýparafarmacie. Una dicitura che permetterebbe di bypassare tutti gli accordi locali che stiamo facendo andando di Asl in Asl. Se si vuole andare verso una decentralizzazione dei servizi sanitari, è poco lungimirante non avvalersi anche delle parafarmacie, per quanto riguarda i servizi, grazie alla presenza del farmacista, vanno messe sullo stesso piano».

Simona Zazzetta

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