apr232015
Da Coop nuovi farmaci a marchio e messaggi pro liberalizzazione
La liberalizzazione avrebbe generato risparmi per consumatori e famiglie italiane e ora speriamo in una mobilitazione dell'opinione pubblica per ottenere modifiche al ddl concorrenza. Sono questi alcuni dei contenuti al centro di una comunicazione effettuata da Coop attraverso il mensile dei soci Consumatori, numero di aprile, e i sito. La liberalizzazione della fascia C, si legge, «avrebbe consentito di far risparmiare ai consumatori e alle famiglie italiane 700 milioni di euro». Dall'«esperienza delle parafarmacie e in particolare dei corner Coop salute» «è derivato un generale abbassamento dei prezzi. Nei Coop salute i prezzi sono del 25/30% inferiori rispetto agli stessi identici prodotti acquistati in farmacia». Se sop e otc «rappresentano circa il 12-13% del mercato», «aggiungere quelli di fascia C avrebbe voluto dire allargare l'area di riduzione dei prezzi a un ulteriore 17% del mercato». Gli italiani, continua, «per acquistare farmaci di fascia C hanno speso, nei primi 9 mesi del 2014, 2 miliardi e 210 milioni di euro. Dunque ogni punto percentuale di sconto vale 22 milioni di euro spesi in meno dagli italiani». Secondo l'articolo, sono «5.000 le parafarmacie esistenti introdotte dalla parziale liberalizzazione varata da Bersani del 2006» e qui vi «lavorano migliaia di farmacisti: solo nei corner Coop salute sono 450». Intanto il servizio fa anche il punto sui prodotti a marchio dei quali si dichiara che «hanno prezzi sino al 50% inferiori ai loro equivalenti di marca». «Nel 2013 la vendita dell'acido Acetilsalicilico più acido ascorbico e del paracetamolo Coop (nei soli 124 Coop salute rispetto alle oltre 18 mila farmacie) ha consentito un risparmio di 500 mila euro». E sul Ddl concorrenza in un'intervista sullo stesso numero al presidente di Coop Italia,
Marco Pedroni, si parla di un «pacchetto molto debole»; «spero che assieme a coop e ai milioni di soci che rappresentiamo, assieme alle associazioni dei consumatori e alle parafarmacie sia possibile trovare forme per sensibilizzare e mobilitare l'opinione pubblica affinché il disegno di legge possa essere modificato». E tra i punti evidenziati c'è anche quello di «favorire l'arrivo sul mercato e la commercializzazione di nuovo farmaci generici sarebbe molto importante».
Francesca Giani