FITOTERAPIA

gen312020

Dal luppolo fitoestrogeni per disturbi del ciclo mestruale e della menopausa

Il luppolo trova uso, oltre che per la birra, anche per i disturbi del ciclo mestruale, della menopausa e del sonno

Il luppolo principalmente conosciuto per il fatto di essere il principale componente aromatico-amaricante della birra. In alcuni particolari tipi di birra, ovvero quelle che in antichità dovevano fare dei viaggi molto lunghi prima di poter essere consumate (esp. Indian Pale Ale), era addizionato in quantità superiori alla norma per coadiuvare l'azione antibatterica dell'alcool. La storia delle coltivazioni del luppolo era da sempre circondata da un alone di mistero: sia per la tranquillità che questo lavoro trasmetteva ai coltivatori (o che la birra da essi prodotta e assaggiata produceva¡­) e i disturbi del ciclo mestruale nelle lavoratrici.


Effetti sul riposo notturno

La "tranquillizzazione" dei lavoratori veniva esportata anche tra le mura domestiche, dove si utilizzava il luppolo per imbottire i cuscini al fine di favorire il riposo notturno. Tale proprietà è confermata, come allora anche al giorno d'oggi. In primis, somministrando della birra analcolica a infermiere soggette a pesanti turni ospedalieri alternati giorno/notte, con ripercussioni sulla qualità del sonno. Per 14 giorni, le infermiere hanno bevuto l'equivalente di una lattina di birra analcolica (333 ml). La qualità del loro sonno è stata poi valutata in base ai parametri standard, e messa a confronto con un gruppo che non assumeva birra. Primo risultato generale: le infermiere sotto luppolo hanno quasi dimezzato il tempo necessario per addormentarsi (da 20 a 12 minuti in media). Inoltre, le rilevazioni hanno mostrato un sonno più profondo rispetto a quello del gruppo di controllo, e una conseguente diminuzione del livello di ansia durante la veglia. Se da solo può essere efficace, risulta ancora più marcata la sua attività ipnotica quando associato ad altre piante, quali valeriana, passiflora e melissa. Sono sempre più gli studi, infatti che sottolineano la capacità rilassante della miscela di queste piante. Tuttavia, la presenza di più piante impedisce di capire l'effettiva portata del solo luppolo. Oltre che come ipnotico, il luppolo è stato recentemente studiato anche come antidepressivo e ansiolitico. 200mg di estratto delle infiorescenze femminili (coni) di luppolo assunti una volta al giorno per 4 settimane hanno condotto ad una riduzione nei sintomi soggettivi di stress, ansia e depressione. Senza particolari effetti collaterali.

Fitoestrogeni per menopausa e ciclo mestruale

Per quanto riguarda i disturbi del ciclo, si èrecentemente notata nel luppolo una grossa presenza di fitoestrogeni, che da sola dovrebbe spiegare i disagi delle lavoratrici. In particolare, l'estratto di luppolo contiene 8-prenilnaringenina, il fitoestrogeno più potente conosciuto, anche se cui concentrazione nella pianta è così scarsa da non poter avere effetti biologici indagabili con le attuali tecniche di laboratorio. Tuttavia, tale composto si forma anche in seguito alla conversione in situ, e in vitro dello isoxantoumulone, di cui il luppolo è molto più ricco. Gli effetti farmacologici di tali composti potrebbero essere di tipo estrogeno-simile. Tale ipotesi autorizzerebbe a ipotizzare un suo utilizzo per i sintomi legati ai disturbi della menopausa. Un piccolo studio iraninano su 120 volontarie affette da disturbi da menopausa hanno ricevuto per 12 settimane placebo o estratto di luppolo. Al termine del trattamento si è osservato una notevole riduzione nel numero di vampate e dei sintomi legati ai primi stadi della menopausa. Questa pianta dioica quindi ha una notevole varietà di effetti. Dovuti anche al ricco corredo di principi attivi presenti nelle infiorescenze femminili. Le infiorescenze femminili sono, come tutte le cannabaceae, ricche di ghiandole resinose secernenti una sostanza giallastra e dal sapore amaro chiamata lupulina, composta da ALFA-acidi (umulone, adumulone e coumulone),¦Â-acidi (lupulone, adlupulone e colupulone), da polifenoli (es. flobafeni, xantumolo) e numerosi oli essenziali. Proprio i suoi numerosi effetti ci spingono a prestare cautela se in presenza i pazienti in trattamento con psicofarmaci, antidepressivi, barbiturici o terapia ormonale.

Luca Guizzon
Farmacista clinico territoriale, esperto di fitoterapia, farmacia campedello vicenza

Fonti

PLoS One. 2012; 7(7): e37290. Indian J Pharmacol. 2013 Jan-Feb;45(1):34-9. Hormones (Athens). 2017 Apr;16(2):171-180. doi: 10.14310/horm.2002.1738. Complement Ther Clin Pract. 2016 May;23:130-5. doi: 10.1016/j.ctcp.2015.05.001. Epub 2015 May 12.
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