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Politica e Sanità

20 Gennaio 2017

Dal Re lascia gli incarichi in Federfarma nazionale: in Enpaf nel segno di unità e cambiamento


«Questa elezione è stata un esempio di come favorire un cambiamento condiviso perché ha visto tutte le componenti della categoria dare il loro contributo armonizzato da Fofi». Così il presidente di Federfarma Emilia Romagna Domenico Dal Re commenta il suo ingresso nel nuovo Cda dell'Enpaf. Dal Re, contestualmente, ha annunciato a Farmacista33 la sua intenzione di dimettersi da tesoriere del sindacato nazionale e di non ricandidarsi al prossimo consiglio di presidenza.

«Con l'elezione al Consiglio di amministrazione di Enpaf» spiega Dal Re a Farmacista33 «si corona la linea politica che ho sempre interpretato. Ho sempre servito le farmacie degli altri prima della mia e sono sempre stato convinto che solo uniti, nel rispetto dei propri ruoli, si possano affrontare i grandi temi che ancora attanagliano il mondo della farmacia: da un lato il pericolo che la grande distribuzione ci porti via la fascia C e di conseguenza la ragione per esistere, dall'altro il continuo aumento della diretta». Il tema dell'unità è molto caro al presidente di Federfarma Emilia Romagna che, spiega di avere sempre cercato «l'unità interna in Federfarma per poi confrontarsi con Fofi, che rappresenta tutte le anime della farmacia e realizza la sintesi da presentare alle istituzioni». «Se questa sarà la linea che noi farmacisti prenderemo» continua «i problemi sopracitati saranno affrontati e brillantemente superati» È in questa chiave che va letta l'elezione in Enpaf, «un ritorno alle origini ordinistiche», ma in particolare le dimissioni da tesoriere di Federfarma «un atto dovuto» dice Dal Re «ma anche e soprattutto una forte spinta a consolidare questa visione politica unitaria e favorire cambiamento condiviso». «Resterò sempre a disposizione della nostra professione» conclude Dal Re per servirla e difenderla da coloro che tentano di servirsene». Unità e cambiamento, dunque, nelle parole di Dal Re. Qualcuno ha voluto leggere tra le righe critiche verso l'attuale dirigenza di Federfarma. Staremo a vedere.

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