ott92020
Dalla farina di moringa proteine, antiossidanti e altri rimedi per la salute
La moringa è una pianta originaria della fascia equatoriale che viene utilizzata per il trattamento di molte patologie. Tutta la pianta è commestibile e contiene aminoacidi, carotenoidi, vitamine e minerali
La
moringa è una pianta originaria della fascia equatoriale e nelle zone in cui è indigena, viene utilizzata per il trattamento di molte patologie e anche come alimento: contiene aminoacidi, carotenoidi, vitamine e minerali. Praticamente tutta la pianta è commestibile e possiede un notevole interesse dal punto di vista nutrizionale. È di grande rilievo il fatto che il contenuto proteico delle parti della pianta è completo, ovvero le parti della pianta contengono tutta la gamma degli aminoacidi richiesta per il fabbisogno proteico, anche quelli essenziali.
Olio per produrre saponi, lubrificanti e cosmetici
L'olio estratto dai semi può essere usato per produrre saponi, lubrificanti e cosmetici, mentre dalle foglie si può preparare un concime liquido mediante la infusione delle foglie in acqua per diversi giorni. Ma sono i semi la parte della pianta più "famosa" nelle zone di origine: infatti la farina di semi di moringa è un ottimo depuratore dell'acqua o di altri liquidi alimentari, avendo un eccellente potere flocculante. Fissa e adsorbe i corpi batterici e le altre impurità in sospensione nei liquidi inglobandoli in fiocchi che poi precipitano al fondo, lasciando il liquido più limpido e depurato. Il potere flocculante è dovuto ad un polielettrolita particolarmente efficace. Ecco perché nei luoghi d'origine è definita come "l'albero dell'acqua pulita" o "albero che purifica".
Dalle foglie estratto antiossidante, anti-iperglicemico e anti-dislipidemico
Dal punto di vista terapeutico, la parte più interessante sono le foglie, poiché esibiscono un elevato potere antiossidante, oltre ad effetti epatoprotettori, analgesici, antiulcera, antiipertensivi, immunomodulatori e radioprotettivi. Componenti responsabili di questa azione sembrano essere polifenoli e acidi fenolici e alcaloidi. Sono stati condotti alcuni studi clinici, che hanno evidenziato l'effetto anti-iperglicemico e anti-dislipidemico sia di estratti di foglie sia di foglie polverizzate. Ad esempio, un articolo del 2018 ha valutato l'effetto ipoglicemizzante di alcuni biscotti a base di moringa e stevia assunti nel periodo post-prandiale. I biscotti contenevano il 5% di polvere di foglie di moringa e il 3% di polvere di foglie di stevia. Rispetto ai biscotti "controllo", l'aggiunta della pianta ha permesso di ridurre il picco di glucosio post-prandiale e una riduzione totale dell'assorbimento di glucosio. Inoltre, la sola moringa è stata in grado di aumentare il senso di sazietà. Tale effetto sembra dovuto all'aumento del rilascio di insulina con effetto dose-dipendente. Sebbene gli effetti siano ancora da consolidare con trials più ampi, al momento non si registrano particolari effetti collaterali nell'utilizzo della pianta.
Luca Guizzon
Farmacista clinico territoriale, esperto di fitoterapia, farmacia campedello, Vicenza
Fonti
Asian Pac J Cancer Prev. 2014;15(20):8571-6. Doi: 10.7314/apjcp.2014.15.20.8571.
Phytother Res. 2015 Jun;29(6):796-804.
J Am Coll Nutr. 2018 Feb;37(2):133-139.
Med Assoc Thai. 2016 Mar;99(3):308-13.