Sanità

giu192020

Dare valore alla ruralità: dalla digitalizzazione al territorio: il programma 2020-23 di Sunifar

Dare valore alla ruralità: dalla digitalizzazione al territorio: il programma 2020-23 di Sunifar

Il nuovo presidente del Sunifar accetta le sfide del prossimo triennio senza nascondere le difficoltà delle rurali: spopolamento dei Comuni e delle aree interne, difficoltà di approvvigionamento e carenze di farmaci

«La farmacia rurale è uno dei pilastri del sistema di protezione sociale». Il nuovo presidente del Sunifar Gianni Petrosillo accetta le sfide con cui dovrà confrontarsi nel prossimo triennio senza nascondere le permanenti difficoltà delle rurali: spopolamento dei Comuni e delle aree interne, costante assottigliarsi dei margini Ssn, difficoltà di approvvigionamento e carenze di farmaci, digital divide che si ripercuote sulla qualità dei servizi. «In alcune aree del nostro Paese, che man mano vanno desertificandosi, la farmacia rurale è l'unico presidio sanitario a portata del cittadino, un luogo di ascolto, un filtro per limitare gli accessi inappropriati alle strutture ospedaliere». Le rurali effettive oggi sono 4.200, per un bacino di utenza complessivo di cinque milioni di abitanti.

Più dialogo con l'esterno: distribuzione, enti e stakeholder

Petrosillo ha vissuto in prima persona, da paziente, il dramma del Covid-19, e oggi sostiene la necessità che anche le rurali partecipino al processo di riorganizzazione delle cure territoriali che da più parti si considera urgente. «Dare valore alla ruralità» è un appello che il presidente rivolge prima di tutto ai colleghi di Federfarma, nel nome di una sinergia oggi più che mai importante. Per esempio, il fondo di solidarietà già esistente potrebbe essere incrementato. Poi c'è il dialogo con l'esterno: «Condividere con gli operatori della distribuzione intermedia regole che non penalizzino il servizio alle piccole farmacie (vedi quei balzelli che si applicano, alla consegna della merce, alle farmacie che non fanno una quota minima di fatturato); interloquire con enti (Aifa) e stakeholder per porre rimedio a carenze e indisponibilità; valorizzare, anche in ambito rurale, la centralità della farmacia nella distribuzione del farmaco veterinario (spesso dispensato dai veterinari)».

La stretta connessione tra ruralità e medicina territoriale

La stretta connessione tra ruralità e medicina territoriale: «Proprio ieri siamo stati ricevuti, io e Roberto Tobia, da un dirigente del ministero degli Affari regionali, al quale abbiamo presentato le nostre istanze. Seguirà un incontro diretto con il ministro Boccia, l'occasione giusta per discutere di un nostro documento in cui si parla di incentivi alla presenza di ambulatori medici nelle piccole aree; di incentivi alla pratica della telemedicina; di lotta al digital divide, un vero freno al progresso tecnologico delle zone più disagiate». Infine, la cronicità, elemento sostanziale dell'assistenza territoriale e della collaborazione farmacie-medici di medicina generale: «Una piena applicazione del Fascicolo sanitario elettronico sarebbe di grande aiuto, ma dobbiamo soprattutto lavorare perché il sostegno alla cronicità offerto da farmacisti e medici sia uniforme su tutto il territorio nazionale, e non limitato ad alcune aree».

Giuseppe Tandoi
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