feb132015
D'Avella (Marche): prima di fascia C, occorre parlare di innovativi e farmaci ex-Osp2
Nelle Marche prorogato di altri sei mesi l'accordo, in scadenza a fine anno, sulla Dpc ma nel frattempo è in corso un confronto per valutare ulteriori sviluppi, quali l'assistenza integrativa e il CUP, tra Regione e Federfarma, disponibile ad avviare un servizio di consegna domiciliare delle molecole in Dpc e la gestione del piano terapeutico per alcuni tipi di farmaci, come i nuovi anticoagulanti orali. È questo il punto sulla situazione in regione di
Pasquale D'Avella, presidente di Federfarma Marche, che spiega: «Il confronto con la Regione è aperto e da parte nostra stiamo facendo verifiche economiche, fiscali e finanziarie. I fronti di discussione con la Regione riguardano la possibilità di avviare l'assistenza integrativa, il Cup, ma anche una verifica su come recuperare la quota della trattenuta dell'1,4% del cosiddetto Decreto Abruzzo calcolata indebitamente sull'importo lordo invece che al netto dell'Iva». Sul fronte servizi, «siamo pronti ad avviare la consegna domiciliare dei farmaci della Dpc e una gestione in farmacia del piano terapeutico di alcuni tipi di farmaci, tra cui in modo particolare i nuovi anticoagulanti orali». Insomma, «siamo in una fase di verifiche costruttive con la Regione e un'occasione è rappresentata anche dalla proposta di legge in materia di servizio farmaceutico che è stata licenziata settimana scorsa dalla commissione salute e che sta per entrare in Consiglio». Il provvedimento, che raccoglie in un unico testo le disposizioni legislative regionali, razionalizzandole, ed è frutto di un lungo percorso di concertazione, «è di grande interesse perché va a coordinare i nostro lavoro: per questo ci auguriamo che la nostra organizzazione sia più presente del passato». Notizie «tranquillizzanti» quindi per le farmacie che «sono preoccupate dalle proposte di liberalizzazione di cui si sta parlando. Quello delle Marche - come altre regioni - è un sistema che già soffre e per altro non abbiamo ancora potuto valutare gli impatti delle nuove aperture del concorso straordinario di Monti. In questo contesto non possiamo che augurarci che da parte di tutti prevalga un atteggiamento di prudenza nel prendere decisioni che potrebbero avere effetti devastanti sul sistema complessivo». E sul dibattito sulle liberalizzazioni D'Avella aggiunge: «Non si fa che parlare di fascia C ma nessuno ricorda mai la situazione dei farmaci innovativi, che sempre meno vengono gestiti dalle farmacie. È un problema su cui dovrebbe rivolgersi l'attenzione di istituzioni e decisori politici: presto le farmacie si troveranno a erogare farmaci datati, mentre è ancora aperta la questione, per esempio, dei farmaci ex-Osp 2, ancora fuori dai nostri presidi nonostante la legge nazionale. E Federfarma non dispera di portarli in Dpc».
Francesca Giani