Sanità

dic12015

Ddl concorrenza, continuano le schermaglie Federfarma-Gdo. Il testo prosegue il suo iter

Ddl concorrenza, continuano le schermaglie Federfarma-Gdo. Il testo prosegue il suo iter
Mentre il testo del Ddl concorrenza prosegue il suo iter ed è ormai certo che per la sua approvazione definitiva si debba aspettare la fine di gennaio 2016, proseguono le schermaglie tra Federfarma e Gdo, con particolare riferimento alla possibilità di liberalizzare i farmaci di fascia C. Federfarma ha, infatti, inviato al Garante della Concorrenza una lettera, la seconda nel giro di poco tempo, per segnalare le presunte irregolarità di un punto vendita con sede a Genova nel quale si permetterebbe l'accumulo di punti bonus sugli acquisti di farmaci Sop. Un'attività, spiegano da Federfarma, in contrasto con la legge 248/2006 che vieta concorsi, operazioni a premio e vendite sottocosto in abbinamento alla vendita di farmaci senza obbligo di ricetta. Già settimana scorsa, peraltro, l'associazione dei titolari si era rivolta all'Antitrust per denunciare l'ingannevolezza della campagna Conad Scegli e sconta", con cui la catena ha reclamizzato la distribuzione, nei propri punti vendita, di buoni sconto del 25% da spendere nelle parafarmacie del gruppo.

L'ad di Conad Francesco Pugliese, dal canto suo, rivendica in un'intervista al Corriere economia, il successo della petizione per la liberalizzazione dei farmaci di fascia C, che ha superato le 70mila firme. Non manca nell'intervista la stoccata ai titolari visto che l'Ad di Conad, nel ribadire l'urgenza delle liberalizzazioni sottolinea come «il Paese è ostaggio di lobby che cercano di assicurare la propria sopravvivenza anziché sostenere lo sviluppo dell'economia, far nascere nuova imprenditorialità, creare nuova occupazione e garantire ai cittadini servizi e convenienza». Intanto nel suo annuale report sulle liberalizzazioni, l'Istituto Bruno Leoni evidenzia timidi passi avanti in Italia. Nella graduatoria europea, sottolinea il report, l'Italia si colloca a metà classifica delle economie più liberalizzate, una graduatoria capeggiata dal Regno unito. Passi avanti assicurati anche dall'intervento legislativo, ormai in dirittura d'arrivo e che sicuramente non verrà esaminato dall'aula del Senato prima del nuovo anno. La Commissione dovrebbe votare il testo entro le festività natalizie con approdo per la discussione in aula a inizio 2016. Il mese di dicembre resta appannaggio della legge di Stabilità.

Marco Malagutti
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