lug282016
Ddl Concorrenza, Dirindin: su fascia C si discuta nell'interesse di tutti
Non basta dire che i farmaci di fascia C con ricetta non devono entrare nelle parafarmacie. Alcune ragioni giustificano questa affermazione, ma altre potrebbero far collaborare parafarmacie e farmacie. Così
Nerina Dirindin (Pd) commenta l'accoglimento da parte del Governo di alcuni ordini del giorno riferiti a misure contenute nell'art. 48, quello che si occupa di farmacie e farmaci, in previsione della ripresa a settembre della discussione sul Ddl Concorrenza. Sette in tutto, gli odg ripropongono i contenuti di alcuni emendamenti destinati altrimenti alla bocciatura e impegnano il governo a "valutare l'opportunità" di assumere una serie di impegni in materia di farmacie rurali, fascia C, carenze dei farmaci, Enpaf, farmaci generici ed eccezione galenica. Ed è proprio sulla fascia C che si concentra l'ordine del giorno G/2085/24/10 (testo 2), che a prima firma della senatrice Pd
Erica D'Adda e tra i suoi firmatari anche Nerina Dirindin (Pd) ed
Enrico Buemi (Autonomie), che parte dalla considerazione che uno stimolo importante per incrementare la concorrenza nella distribuzione farmaceutica verrebbe anche dalla concessione alle parafarmacie di vendere questi farmaci con ricetta. «Ho invitato tutti a riflettere - spiega a
Farmacista33, Dirindin - perché non si può essere sbrigativi dicendo semplicemente che è bene che i farmaci di fascia C non vengano venduti nelle parafarmacie. Ci sono delle ragioni che giustificano questa affermazione, ma ce ne sono altre che potrebbero andare invece nella direzione di far collaborare parafarmacie e farmacie, consentendo alle prime di continuare a dare un contributo e una risposta ai cittadini e alle seconde di proteggere un po' il loro mercato. Perché di questo si tratta». Secondo Dirindin bisogna essere disposti ad aprire un'analisi approfondita su questo tema «senza dire semplicemente 'no'. So bene - conclude - che il farmaco non può essere trattato come ogni altro bene e difendo questa posizione, ma se questa teoria viene tirata fuori solamente per difendere le posizioni di taluni rispetto agli altri, allora non è giusta».
Rossella Gemma